BodyPart(2)Dopo la grande esposizione dell’anno scorso alla GNAM, anche il MACBA (Museo de Arte Contemporáneo de Buenos Aires), la più importante istituzione argentina di arte contemporanea, presenta a partire dall’11 ottobre una retrospettiva sull’Arte Programmata e Cinetica italiana dal titolo appropriato Percezione e Illusione, a cura di Giovanni Granzotto e Micol Di Veroli.


L’Arte programmatica e cinetica, che proprio in Italia ha avuto uno dei suoi principali centri propulsori, è oggi pacificamente collocata tra i più significativi movimenti d’avanguardia che hanno animato la scena internazionale tra la metà degli anni Cinquanta e il decennio successivo, anche sotto il profilo concettuale e teorico: un movimento alla base del quale stava l'idea del movimento e della metamorfosi della forma, non tanto in senso fisico (come accadeva nei Mobiles di Alexander Calder o nelle sculture di Jean Tinguely), o indotto da meccanismi esterni, quanto piuttosto attraverso soluzioni visive progettate nei minimi dettagli: effetti di luci, schemi lineari e pattern coloristici ai limiti dell’illusione ottica, che presuppongono e chiamano in causa strutturalmente il momento attivo della percezione dall'osservatore, con l’elemento di vivificante aleatorietà che questi inevitabilmente innesca.

bruno munariGrazie a concetti e metodologie mutuati dalla fisica e dalla gestalt, il movimento dell'Arte Programmata e Cinetica - in cui la più evidente anima razionalista, scientifica e tecnologica conviveva in termini fertilmente ambigui con una sorta di religione del dinamismo - è giunto alla concezione di un'opera capace di generare sorprendenti fenomeni sensoriali nell’incontro tra l’opera figurativa e il suo fruitore, coinvolto psicologicamente e chiamato a un ruolo di compimento dei meccanismi che informano il testo visivo.

Percezione e Illusione: Arte Programmata e cinetica italiana presenta oltre quaranta opere delle personalità chiave attive in quegli anni, partendo dalle sperimentazioni di Gianni Colombo e degli altri membri del Gruppo T (Giovanni Anceschi, Davide Boriani, Gabriele De Vecchi, Grazia Varisco) e di Alberto Biasi e dei componenti del Gruppo N (Ennio Chiggio, Toni Costa, Edoardo Landi, Manfredo Massironi). Esposto, inoltre, un nutrito gruppo di lavori di Bruno Munari (fig. 1), che con le sue opere e i suoi scritti (Manifesto del macchinismo, del 1952) può essere considerato una specie di influente padre putativo del movimento, e quelli di altri autori di primo piano come Getulio Alviani, Marina Apollonio (fig. 2), Enzo Mari, Dadamaino, Elio Marchegiani, Paolo Scirpa.
Lu. Bo., 08/10/2013

marina apollonioPercezione e Illusione: Arte Programmata e cinetica italiana

Dal 11 Ottobre all’ 8 Dicembre 2013
MACBA - Museo de Arte Contemporáneo de Buenos Aires
Av. San Juan 328, Ciudad Autónoma de Buenos Aires, Argentina
Orari: dal Lunedì al Venerdì 12:00-19:00
Sabato e Domenica 11:00-19:30 - Martedì chiuso
Tel. +54 11 5299 2010
www.macba.com.ar
info@macba.com.ar