ILocandina_comunicatol filo rosso che lega la maggior parte delle opere in mostra - assai varie sotto il profilo dello stile, del soggetto e del genere artistico - consiste nell’esser state eseguite in funzione di un'esposizione pubblica.


E’ il caso di dipinti che si conoscevano solo grazie alla testimonianza delle fonti, ma che sino ad oggi non era stato possibile rintracciare: fra questi, si segnalano nell’esposizione romana il Bosco di Portici di Antonino Leto, di sapore michettiano, la Spiaggia di Final Marina di Pier Francesco Ferrarini, ancora accompagnata dalla sua cornice, le Perlaie di Italico Brass, o l'assolata Raccolta delle olive di Angelo Torchi.
Passando alla scultura meritano una particolare sottolineatura un gruppo di Giulio Monteverde, da considerarsi fra i suoi capolavori, e la monumentale invenzione del Cacciatore africano di Scipione Moretti, che fu assai apprezzata all'Esposizione internazionale di Roma del 1883.

L'idea che sta alla base della rassegna della Galleria Bernardi è, dunque, quella di ricreare idealmente una mostra d'epoca, senza inseguire un assoluto rigore filologico, ma semplicemente privilegiando la rappresentatività delle opere: un progetto critico che, d’altro canto, si connette a mutazioni fondamentali dal punto di vista della storia sociale dell'arte. E’ nel corso del XIX secolo, infatti, che per la prima volta nell’età moderna viene a mancare agli artisti il referente privilegiato (con i suoi vincoli, ma anche con le sue garanzia) della grande committenza aristocratica o ecclesiastica. Conseguentemente essi si avviano a concepire sempre più spesso le opere in funzione di occasioni espositive temporanee - le Promotrici o le esposizioni nazionali - per presentare al vasto pubblico dell'Italia unita il meglio della propria produzione.

In breve tempo si passa così ad una produzione improntata al gusto della nuova classe borghese in ascesa: un cambiamento cruciale che innescherà un processo di radicale metamorfosi nei meccanismi produttivi, promozionali e di fruizione, ma anche nei soggetti, nel carattere e perfino nelle cornici dei dipinti.
Lu.Bo.,10/03/2014

QUADRI DI UN'ESPOSIZIONE. Opere dalle mostre pubbliche tra Ottocento e Novecento Galleria Berardi
Corso del Rinascimento, 9 – 00186 Roma
dal 14 marzo al 26 aprile
da lunedì a sabato 10 – 13; 16 – 19. Ingresso libero
Catalogo:
QUADRI DI UN'ESPOSIZIONE. Opere dalle mostre pubbliche italiane tra Ottocento e Novecento,
a cura di Gianluca Berardi, in collaborazione con L'Archivio dell'Ottocento Romano.
tel. 06.97606127
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