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Segnaliamo cinque novità editoriali - diverse per taglio, occasione, lingua, metodo e intenzioni critiche - dedicate alla natura morta del XVII e XVIII secolo.
I volumi sono dedicati nella maggior parte ad artisti fiamminghi e olandesi, ma molti di essi furono attivi, temporaneamente oppure stabilmente, sul suolo italiano.
 
614TtychkPLProcedendo in ordine cronologico, il primo volume che presentiamo è un monumentale catalogo ragionato dedicato ai pittori della famiglia Van Kessel, a partire ovviamente dai due principali, il capostipite Jan il Vecchio, nipote di Jan Brueghel il Vecchio, e suo figlio Jan il Giovane, che furono brillanti specialisti nella rappresentazione di dipinti floreali, animali, insetti, paesaggi di fantasia, ma anche di scene allegoriche, stagioni, elementi, Cabinet d’amateur etc.

L’impresa editoriale si deve alle fatiche di Klaus Ertz e Christa Nitze-Ertz, il primo ben noto specialista della pittura fiamminga del ‘600 e in particolare della stirpe dei Brueghel.
 
Die Maler Jan van Kessel: der Ältere, der Jüngere, der "Andere": Die Gemälde mit kritischen Oeuvrekatalogen
Klaus Ertz, Christa Nitze-Ertz 
Luca Verlag, Lingen 2012
506 pagine, 130 ill. col., 2000 b/n, cm 25x30
 


La seconda pubblicazione di cui ci occupiamo riguarda Willem Van Aelst (Delft, 1627 – Amsterdam, 1683), il quale, dopo un soggiorno in Francia, arrivò nel 1649 a Firenze, lavorando fino al 1656 presso la corte medicea (dapprincipio come assistente di un altro grande specialista olandese del genere, Otto Marseus van Schrieck) e riscuotendo colà un grande e meritatissimo successo prima di rientrare nel suo Paese.
Willem Van Aelst fu un grande specialista di vasi e vassoi colmi di fiori e frutta, nonché di scene di caccia, generi in cui ebbe modo di rifulgere il suo raffinato equilibrio compositivo, la sua strepitosa tecnica coloristica e la sua maestria nella resa delle superfici di vegetali, stoffe, tessuti, e dei riflessi della luce sugli oggetti.
 
thumbnail(1)A questo illustre naturamortista (vari capolavori del quale, eseguiti per i Medici, sono ancora oggi conservati nelle collezioni pubbliche fiorentine) è stata dedicata nel 2012, negli Stati Uniti, la prima mostra monografica, ospitata dal Museum of Fine Arts di Houston, dall’11 marzo al 28 maggio, e poi dalla National Gallery of Art di Washington, tra il 24 giugno e il 14 ottobre. L’esposizione presentava una trentina di opere del maestro ed è stata accompagnata dal sontuoso catalogo che presentiamo qui di seguito. Il volume, riccamente illustrato, presenta saggi di Tanya Paul, Curator of European Art al Philbrook Museum of Art di Tulsa, e James Clifton, direttore della Sarah Campbell Blaffer Foundation e curator of Renaissance and Baroque painting al Museum of Fine Arts di Houston, che si occupano della corte medicea; Julie Berger Hochstrasser, professore di Storia dell’arte alla University of Iowa, analizza le scelte iconografiche di Van Aelst, mentre Arthur K. Wheelock Jr., curator della pittura fiamminga e olandese alla National Gallery of Art di Washington, D.C, mette a fuoco il contesto di Amsterdam all’epoca di Van Aelst. Un team di specialisti, infine, approfondisce le peculiarità tecniche della sua pittura.
 
Elegance and Refinement: The Still-Life Paintings of Willem van Aelst
Skira Rizzoli International Publishers, 2012
English, pp. 184
 
Il terzo libro che presentiamo è riservato a Karel van Vogelaer (1653-1695), artista nativo di Maastricht ma la cui carriera fu in pratica integralmente romana. Giunto in Italia intorno al 1674, il pittore mise a punto nel nostro paese un’originale interpretazione del genere floreale, sorta di sintesi tra l’analitico e minuzioso naturalismo nordico e i modi del barocco romano, incarnati al più alto livello nel genere della natura morta di fiori e frutta da Mario de’ Fiori. Il pittore seppe guadagnarsi nell’Urbe l’ammirazione di collezionisti, committenti e mercanti, venendo così in breve appellato Carlo “de floribus”.
809_stLa sua bottega, situata nei pressi di piazza di Spagna, divenne il luogo d’incontro abituale per numerosi colleghi “oltremontani”, tra i quali Jan Frans van Bloemen e Christian Reder. Vogelaer seppe instaurare fruttuosi sodalizi professionali, collaborando spesso, secondo la voga dell’epoca, con i principali pittori di figura attivi a Roma, come Carlo Maratti, Giovan Battista Gaulli "il Baciccio" e Luigi Garzi.
 
Yuri Primarosa
Karel van Vogelaer Un fiorante di Maastricht nella Roma barocca 
16,5 x 24, brossura
pp. 120; 35 col., 30 b/n
2012
€ 20,00 
 


ScacciatiIl quarto volume di cui parliamo è la monografia che Sandro Bellesi, ben noto studioso di pittura fiorentina del XVII secolo, ha dedicato a Andrea Scacciati (1644-1710), personalità artistica di punta, insieme a Bartolomeo Bimbi, della pittura di natura morta a Firenze tra il tardo Seicento e l’inizio del Settecento.
Artista favorito, al pari del Bimbi, dai Medici, oltreché dalle maggiori famiglie patrizie toscane, Scacciati fu essenzialmente un sopraffino specialista di composizioni floreali, rifinite con ogni cura e caratterizzate da brillanti effetti cromatici.
Il volume ricostruisce il vasto catalogo dell’artista, costituito da quasi 120 dipinti, 55 dei quali riprodotti in tavole a colori.
Sandro Bellesi
Andrea Scacciati. Pittore di fiori, frutta e animali a Firenze in età tardobarocca
Polistampa, Siena 2012
pag. 232, ill. b/n e col., cart., 24x31
                                                       € 60.00
 


COPERTINA ORLANDOL’ultima segnalazione riguarda il volume di Anna Orlando, il secondo dedicato ai suoi “Ritrovamenti dal collezionismo privato”, pubblicato da Allemandi e riservato integralmente ai protagonisti, attivi in area ligure, della natura morta, del ritratto e del paesaggio.
Viene qui presa in analisi la produzione di artisti genovesi, ma anche dell’importante colonia di pittori fiamminghi presenti nel territorio della Superba, che diede vita, incrociando la propria maniera con quella degli artisti locali, a un linguaggio pittorico peculiare e di indubbio fascino che viene qui definito “pittura fiammingo-genovese”.

Anna Orlando 
Pittura fiammingo-genovese. Nature morte, ritratti e paesaggi del Seicento e primo Settecento
pp. 208, 24 x 32
€ 60,00
                         
                                                   Luca Bortolotti