RENOIR_Claude Monet_Orsay_©Jean-Gilles Berizzi RMN_ Réunion des Musées Nationaux_distr_ AlinariLa città di Torino ha siglato lo scorso anno un accordo di collaborazione con il Musée d’Orsay e l'editore Skira, che ha già avuto come primo frutto la mostra dedicata nel 2012 a Edgar Degas. La Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea (GAM) del capoluogo piemontese è ora teatro di un secondo appuntamento promosso nell’ambito dell’intesa con l’istituzione parigina, ospitando una rassegna su Pierre-Auguste Renoir (1841-1919).

Gli impressionisti si confermano pertanto, una volta di più, come principi dei globetrotters del mondo dell’arte, seguiti a ruota dall’immancabile Caravaggio, da Leonardo e tallonati dalla new entry Antonello da Messina, che si è scoperto di recente grande specialista dei tracciati alpini (con la mostra al MART di Rovereto).

Sono circa sessanta le opere riunite a Torino, con l’intenzione di documentare l’intera parabola professionale del pittore. I curatori, Sylvie Patry del Musée d’Orsay e Riccardo Passoni della GAM, hanno organizzato il percorso espositivo in nove sezioni. L’itinerario si articola a partire dalla presentazione di un gruppo di Ritratti di artisti amici di Renoir, eseguiti nel periodo della sua prima maturità: tra essi, si possono ammirare William Sisley (1864), Frédéric Bazille (1867) e Claude Monet (1875).

RENOIR_La lettrice_© Bridgeman_Archivi AlinariSegue una carrellata di altri Ritratti, questa volta tutti al femminile. L’ideale galleria composta a Torino offre un saggio piuttosto ampio della sofisticata abilità del pittore nel restituire la bellezza muliebre. Nelle sale della GAM sono esposte tele che coprono tutta l’attività di Renoir, dalla fine degli anni Sessanta al secondo decennio del Novecento, offrendo un’interessante panoramica sulle variazioni stilistiche che contraddistinsero la sua carriera. Attraverso Madame Darras (1868 circa), La liseuse (1874-1876), Giovane donna con veletta (1870 circa), Madame Charpentier (1876-1877), Donna dallo jabot bianco (1880), Fanciulla seduta (1909), Colonna Romano (1913), si coglie distintamente, infatti, il trapasso dalla tecnica impressionista dei lavori più antichi al progressivo spostamento verso il ritorno al classicismo dell’ultima fase.

RENOIR_Sentiero nell'erba alta_Orsay_© Bridgeman_Archivi AlinariTema centrale nella sua attività fu certamente anche il paesaggio. La mostra prospetta dieci opere che registrano il lavoro di Renoir nell'ambito del genere. Ben quattro risalgono al soggiorno algerino (1881): Campo di banani, Paesaggio algerino, la Gola della donna selvaggia e La moschea, detto anche Festa araba. Le altre, invece, rappresentano vedute francesi redatte perlopiù alla maniera impressionista: Chiatte sulla Senna (1869), Il Pero d’Inghilterra (1870 circa), La Senna ad Argenteuil (1873), Sentiero nell’erba alta (1876-1877), La Senna a Champrosay (1876), Ponte ferroviario a Chatou, anche detto I castagni rosa (1881) sino a Paesaggio a Cagnes (1915 circa).

Il pittore si cimentò spesso, poi, nella raffigurazione di bambini. Il percorso torinese riserva dunque uno spazio speciale ai ritratti infantili eseguiti da Renoir, comprendendo il Ritratto di ragazza bruna, seduta con le mani incrociate (1879), Fernand Halphen bambino (1880), Julie Manet, detto anche Bambina con gatto (1887), Maternità, detto anche Il bambino al seno (Madame Renoir e suo figlio Pierre) (1885), il Ritratto del figlio Pierre (1885, opera conservata alla GAM), il Ritratto di bambina con charlotte, detto anche Busto di bambina con cappello (1900 circa), Il clown (Ritratto di Coco) (1909), Ragazza con il cappello di paglia (1908 circa) e Geneviève Bernheim de Villers (1910).

RENOIR_Danza in città_Orsay_© Bridgeman_Archivi AlinariCome gli altri impressionisti, anche Pierre-Auguste fu impegnato nella rappresentazione della vita moderna, contribuendo al successo di un genere sostanzialmente inedito nella particolare declinazione messa a punto a Parigi. L’immagine della società, ripresa nelle sue attività quotidiane e senza accenti di denuncia, costituiva in effetti un marchio di fabbrica degli artisti che esposero da Nadar nel 1874. Renoir rese la novità del motivo ancor più accattivante attraverso le soluzioni cromatiche derivanti dalle sperimentazioni en plein air, ritraendo giochi di luce estremamente suggestivi per mezzo della tipica pittura di macchia. In mostra, a testimoniare le brillanti invenzioni dell’artista, sono L’altalena (1876), Alphonsine Fournaise (1879), Danza in campagna e Danza in città (1883).

RENOIR_Ragazze al piano_Orsay_© A_ Koch Interfoto_Archivi AlinariAltri temi frequentati dal maestro ed esposti a Torino sono i soggetti “musicali”, qui rappresentati da Ragazze al piano (1892), Christine Lerolle al piano (1897-98ca) e il Ritratto di Richard Wagner (1882), nonché le nature morte floreali. Quest’ultimo genere è oggetto di una specifica sezione, che consente di vagliare appieno la singolare qualità dei Bouquet di Renoir.

Il florilegio della GAM si completa infine con una parte riservata ai Nudi, vera e propria specialità del pittore francese che, soprattutto negli anni postremi, lavorò molto sul recupero degli schemi rinascimentali; fanno parte di questo ultimo segmento: Donna nuda distesa (Gabrielle) (1906), Grande nudo, detto anche Nudo sui cuscini (1907), La toilette: donna che si pettina (1907-1908), Nudo di donna visto di schiena, anche detto Riposo dopo il bagno (1909), Odalisca che dorme, anche detta Odalisca con babbucce (1915-1917), cui si aggiunge l’unica scultura esposta, L'acqua, nota anche come Grande lavandaia accovacciata (1916-1917).

La conclusione del viaggio ideale nella creatività di Renoir è affidata a Bagnanti (1918-19), dipinto di poco precedente la scomparsa dell’artista e emblematica testimonianza delle sue ricerche classicheggianti, ormai lontanissime dagli sperimentalismi che condivise con Monet, Sisley, Cézanne e Pisarro quaranta anni prima.
   Francesco Sorce, 20/10/2013

 

 

RENOIR_L'altalena_Orsay_© Bridgeman_Archivi Alinari(1)RENOIR
dalle Collezioni del Musée d’Orsay e dell’Orangerie

Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea (GAM)
Via Magenta, 31 - 10128 Torino

23 ottobre 2013 – 23 febbraio 2014

Orari
Lunedì chiuso
da Martedì a Domenica 10.00-19.30
da Giovedì: 10.00-22.30
La biglietteria chiude un’ora prima

Informazioni
Infoline: 011.0881178
(dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00
sabato dalle 9.00 alle 13.00)
Sito Internet
www.mostrarenoir.it

Prezzi dei Biglietti Solo Mostra
Intero   € 12,00
Ridotto € 9,00
Gruppi  € 8,00
Scuole  € 5,00
Famiglia  € 24,00
(2 adulti + 1 ragazzo di età inferiore a 14 anni)
Ingresso libero con Abbonamento Musei, Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card.
 

RENOIR_Bouquet_Orangerie_© Franck Raux RMN-Réunion des Musées Nationaux distr_ AlinariPrezzi dei Biglietti Mostra + Gam
Intero   € 15,00
Ridotto € 11,00
Gruppi € 10,00
Famiglia  € 30,00
(2 adulti + 1 ragazzo di età inferiore a 14 anni)
Ingresso libero con Abbonamento Musei, Torino Piemonte e Torino + Piemonte Card.

Catalogo
Skira

Didascalie delle immagini
1. Pierre-Auguste Renoir, Claude Monet, 1875, Olio su tela; 84 x 60,5 cm, Paris, Musée d’Orsay (RF 3666),
© Jean-Gilles Berizzi RMN Réunion des Musées Nationaux/ distr.
Alinari
2. Pierre-Auguste Renoir, La lettrice, 1874-1876, Olio su tela; 46,5 x 38,5 cm, Paris, Musée d’Orsay (RF 3757), © Bridgeman/ Archivi Alinari
3. Pierre-Auguste Renoir, Sentiero nell'erba alta, 1876-1877, Olio su tela; 60 x 74 cm, Paris, Musée d’Orsay (RF 2581), © Bridgeman/ Archivi Alinari
4.
Pierre-Auguste Renoir, Danza in città, 1883, Olio su tela; 180 x 90 cm, Paris, Musée d’Orsay (RF 1978 13), © Hervé Lewandowski RMN-Réunion des Musées Nationaux/ Distr. Alinari
5.
Pierre-Auguste Renoir, Ragazze al piano, 1892, Olio su tela; 116 x 90 cm, Paris, Musée d’Orsay (RF 755), © A. Koch/ Interfoto_Archivi Alinari
6.
Pierre-Auguste Renoir, L'altalena, 1876, Olio su tela; 92 x 73 cm, Paris, Musée d’Orsay (RF 2738), © Bridgeman/ Archivi Alinari
7. Pierre-Auguste Renoir, Bouquet, 1901 circa, Olio su tela; 40 x 30 cm, Paris, Musée de l’Orangerie (RF 1963 15),
© Franck Raux RMN-Réunion des Musées Nationaux/ distr. Alinari