Rodin%20Auguste%20fotografato%20da%20Nadar%20nel%201891Fino al 26 gennaio si ammira presso la sala delle Cariatidi del Palazzo Reale di Milano un cospicuo numero di opere di Auguste Rodin (Parigi 1840 – Meudon 1917). Promossa con la partecipazione del Musée Rodin di Parigi e con la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, l'esposizione è a cura di Aline Magnien, conservatore capo del Musée Rodin, con la collaborazione di Flavio Arensi.


La grande retrospettiva ospita circa 60 sculture del maestro, conquistando così il primato come più estesa iniziativa mai dedicata all’artista in Italia. Il titolo scelto per l’evento nasce dall’opinione, largamente diffusa, in base alla quale egli ebbe la capacità notevolissima di trasformare quasi il marmo in carne viva, palpitante. A partire dalla produzione giovanile di Rodin, svolta inizialmente presso l’atelier di Albert-Ernest Carrier-Belleuse, l’esposizione accompagnerà il visitatore attraverso le varie fasi della carriera dello scultore, dando particolare rilievo, in una prima sezione, alla pratica e ai materiali impiegati per suggerire la morbidezza della carne. L’obiettivo è quello di descrivere l’evoluzione non solo dello stile ma anche della tecnica dello scultore francese.

A tal fine, l’iniziativa si è avvalsa dei risultati di un progetto di ricerca in corso da diversi anni presso il Museo Rodin, volto ad indagare le metodologie prescelte dall’artista nella lavorazione della pietra. Il medesimo progetto, inoltre, ha esaminato un altro interessante tema legato alla maturità di Rodin, ovvero la collaborazione dell’atelier nell’esecuzione di alcune opere. È noto che il successo raggiunto verso la fine della sua vita e la febbrile attività documentata in quegli anni spinse lo scultore a servirsi sempre più spesso dell’aiuto di collaboratori, riservando per sé l’ideazione e delegando ad altri la realizzazione dei lavori.

Una delle peculiarità del grande modellatore francese fu senza dubbio la sua continua e si direbbe insaziabile volontà di sperimentare. Egli, infatti, fu particolarmente operoso, come attesta, peraltro, la numerosa quantità di disegni e di studi eseguiti per giungere alla graduale messa a fuoco di ogni singola scultura: «Ho sempre vissuto come un operaio, ma la felicità di lavorare mi ha fatto superare qualsiasi difficoltà. Del resto, appena rimango inattivo, mi annoio, e mi sarebbe insopportabile non produrre qualcosa. Il riposo è monotono ed ha la tristezza di ciò che finisce»(Ghislaine Plessier, Etude critique de la correspondance échangée entre Zuloaga et Rodin de 1903 à 1917, Paris 1983, p. 17).

Rodin Auguste_L'uomo dal naso rotto_1865_Musée Rodin_ParigiIl progetto scientifico della mostra tende a rinsaldare, inoltre, l’immagine di Rodin come uno dei più rivoluzionari scultori della tradizione plastica occidentale, accostandolo a Michelangelo. Proprio il grande artista del Rinascimento, del resto, rappresenta un nodo centrale per una valutazione complessiva del linguaggio figurativo e della capacità espressiva del protagonista della rassegna milanese. Lo studio dell’arte antica, infatti, ebbe per Rodin un’importanza cruciale, ma è su Michelangelo che si appuntò maggiormente la sua attenzione, come attestano diversi fogli di schizzi tratti dalle opere del grande maestro.

Volterra_Daniele da_Busto di Michelangelo_BargelloNelle sale del Palazzo Reale è esposto ad esempio l’Uomo dal naso rotto, un ritratto-omaggio dedicato proprio al Buonarroti, scultura rifiutata dal Salon parigino del 1865. Rodin presentò una copia in bronzo dell’opera al Salon di Parigi del 1878, non per caso nello stesso anno in cui all’Esposizione Universale era in mostra il celeberrimo Ritratto di Michelangelo di Daniele da Volterra, oggi al Louvre.

Un viaggio in Italia intrapreso nel 1875 consentì all’artista francese di rafforzare la conoscenza dell’arte antica e del Buonarroti in particolare, di cui si sentiva erede diretto. Anni dopo, in una lettera ad Antoine Bourdelle del 1906, lo scultore ammetterà: «La mia liberazione dall’accademismo è avvenuta via Michelangelo, che, avendomi insegnato (attraverso l’osservazione) regole diametralmente opposte a quanto mi era stato insegnato (scuola di Ingres), mi ha liberato» (cit. in Maria Mimita Lamberti, Rodin e Michelangelo: “…dalle vertebre alle falangi la compagine era eloquente…”, in F. Fergonzi, M. Mimita Lamberti, C. Riopelle, Michelangelo nell’Ottocento. Michelangelo e Rodin, catalogo della mostra, Milano 1996, p. 20).

Rodin Auguste_Il bacio_1885_Musée Rodin_ParigiCaratteristica costante dell’attività scultorea di Auguste Rodin fu la volontà perseguita di cogliere l’istantaneità del gesto e del singolo momento. E a testimonianza di tale interesse, ne siamo certi, un posto d’onore nelle sale meneghine sarà riservato alla ben nota e all’epoca “scandalosa” rappresentazione del Bacio (1886).

L’esposizione prosegue fino a presentare le opere della maturità dell’artista, caratterizzate da un inconfondibile stile “non finito”. Al termine della carriera, infatti, sempre più spesso la sua ricerca stilistica lo indusse a rinunciare ai particolari accessori, concentrandosi solo sulla pura forma. È così che il modellato divenne sempre più marcato, scabro, favorendo un facile parallelismo con il percorso di Michelangelo.

La mostra, dopo la tappa milanese, approderà a Roma, dove sarà ospitata nei suggestivi spazi delle Terme di Diocleziano, una delle sedi del Museo Nazionale Romano. Presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, invece, sarà presentata un’iniziativa parallela sulla scultura italiana tra Ottocento e Novecento, al fine di proporre un confronto tra l’erede di Michelangelo e la coeva produzione plastica diffusa nella penisola.
   Michela Corso, 6/9/2013


Rodin Auguste_Pierre Puvis de Chavannes_1891_Marmo_1911-1913RODIN. Il marmo, la vita
Milano, Palazzo Reale - Sala delle Cariatidi

17 ottobre 2013 – 26 gennaio 2014
A cura di Aline Magnien con Flavio Arensi


Orari
Lunedì dalle 14.30 alle 19.30
Martedì, mercoledì, venerdì, domenica dalle 9.30 alle 19.30
Giovedì e sabato dalle 9.30 alle 22.30

Catalogo Electa

Informazioni e prenotazioni
02.43353526
servizi@civita.it


Didascalie immagini
1. Auguste Rodin fotografato da Nadar nel 1891
2. Auguste Rodin, L'uomo dal naso rotto, 1865, Parigi, Musée Rodin
3. Daniele da Volterra, Busto di Michelangelo, Firenze, Museo del Bargello
4. Auguste Rodin, Il bacio, 1885, Musée Rodin, Parigi
5. Auguste Rodin, Ritratto di Pierre Puvis de Chavannes, 1891