Il progetto è stato realizzato all’interno del parco “Italia in Miniatura” di Rimini e si sviluppa come ricerca sulla relazione tra l’uomo e l’ambiente circostante secondo un'anomala percezione del legame tra reale e ideale, tra vero e falso.

Nelle fotografie presentate in mostra Stefano Giogli costruisce una realtà fittizia, spiazzando il riguardante confuso tra i paesaggi riprodotti in miniatura nel dettaglio, ma sfocati, e i personaggi di plastica, in scala, che ne occupano lo spazio come piccoli automi.
 

Le immagini sono concepite dal fotografo per impedire qualsiasi dinamica di immedesimazione in chi osserva questi lavori: il fruitore rimane estraniato da quegli ambienti, familiari eppur resi irreali dall’operazione sottilmente trasfigurante compiuta da Giogli.

La mostra è accompagnata dalla pubblicazione Small Italy – Fake di Stefano Giogli, con un testo critico di Cinzia Busi Thompson.

 

Nato nel 1965 vive e lavora a Città di Castello (PG). Autodidatta, ha iniziato a fotografare nel 2000. Dal 2005 ad oggi ha vinto numerosi premi (PORTFOLIO ITALIA 2010 e, nel 2012, VIII° Premio Bastianelli per il miglior libro fotografico opera prima con “L'unico eri tu"). Ha esposto nelle principali capitali europee con mostre collettive e personali partecipando nel 2012 a due grandi manifestazioni internazionali di settore, Photoespana e Les Rencontres d'Arles.

Da qualche anno è membro del gruppo REFLEXIONS-MASTERCLASS diretto da Giorgia Fiorio e Gabriel Bauret.

 

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