
Tra i contributi maggiori di
Antonio Cruz Villalon e
Antonio Ortiz Garcia si deve annoverare la rielaborazione degli ambienti della coppia di corti simmetriche aggiunte nel dopoguerra, trasformate oggi in
due atri di grande respiro. Gli atri sono collegati da un tunnel esteso sotto il passaggio porticato congegnato dal progettista originario e che la città di Amsterdam ha espressamente chiesto di conservare intatto. Cruz e Ortiz, inoltre, hanno disegnato anche il nuovo
Padiglione dedicato alle collezioni di arte asiatica, uno dei vanti del Rijksmuseum.
Gli spazi museali sono stati integralmente restaurati grazie al contributo dello
studio van Hoogevest. La sontuosa decorazione degli interni è stata riportata allo splendore ottocentesco, facendo tornare a brillare, ad esempio, gli affreschi del pittore viennese
Georg Sturm (1855-1923), che collaborò con Cuypers anche alla realizzazione della Stazione Centrale di Amsterdam. Il
design degli interni, invece, è stato curato dall’architetto francese
Jean-Michel Wilmotte, che, con un sapiente lavoro sul colore delle pareti, ha provveduto a rendere ottimali le condizioni della fruibilità delle opere, attenuando la “presenza” sempre piuttosto ingombrante dell’architettura.

L’intera articolazione della sale è stata imperniata sulla Galleria che accoglie la cosiddetta
Ronda di notte di
Rembrandt (in realtà: la
Compagnia del capitano Frans Banning Cocq, 1642), l’arcinoto ritratto di gruppo commissionato dalla gilda degli archibugieri e un tempo nella Sala della Guardia Civica di Amstedam, per il quale Cuypers aveva pensato una disposizione centrale all’interno del museo. Il dipinto – l’unico che abbia conservato la collocazione precedente i lavori – è contornato dagli altri grandi ritratti di gruppo coevi, come ad esempio quello raffigurante la
Compagnia del capitano Reynier Reael e del luogotenente Cornelisz Michielsz Blaeuw, iniziato da
Frans Hals e portato a termine da
Pieter Codde nel 1637, opera ammiratissima da
Vincent van Gogh per la qualità dei suoi accordi cromatici. Alla tela di Rembrandt si giunge attraverso lo spazio scenografico della
Galleria d’Onore, che accoglie nei suoi ambienti i capolavori dei maestri del secolo d’oro della pittura olandese. Vi si trovano altre opere dello stesso Rembrandt e alcuni dei gioielli del seicento neerlandese, eseguiti, tra gli altri, da
Johannes Vermeer,
Jan Steen e
Frans Hals.

La nuova sistemazione della raccolta, diversamente dal passato, è stata
ordinata in senso cronologico: nel complesso, 80 gallerie raccontano la storia di 800 anni di storia olandese attraverso 8000 oggetti, passando dalle stupefacenti nature morte di
Willem Kalf e dai mirabili paesaggi di
Jacob van Ruisdael, alle collezioni speciali, formate da opere di arte applicata, armature e oggetti scientifici.
La riapertura del museo consente, quindi, di tornare a contemplare quasi nella sua interezza una delle collezioni più importanti al mondo, rendendo nuovamente disponibile il suo patrimonio inestimabile. (F. So. 9/6/2013)
Rijksmuseum
Museumstraat 1
Amsterdam
Aperto tutti i giorni dalle 9 alle 17
Biglietto: 15 euro sopra i 19 anni
Didascalie immagini
1. Rijksmuseum, fotografia di Iwan Baan, Courtesy of Rijksmuseum
2. Rijksmuseum, Atrio, fotografia di Pedro Pegenaute, Courtesy of Rijksmuseum
3. Rijksmuseum, Galleria della Ronda di Notte, fotografia di Iwan Baan, Courtesy of Rijksmuseum
4. Jakob van Ruisdael, Mulino a Wijk bij Duurstede, Amsterdam, Rijksmuseum, 1670ca