Il tema scelto per questa edizione è Vacatio, termine latino il cui significato è sospensione, assenza. Il concetto fornisce le linee guida per la ricerca artistica dei tanti fotografi invitati, cui è stato chiesto di confrontarsi con le diverse declinazioni dell’idea di sottrazione nella pratica fotografica. Dar conto preliminarmente della cornice programmatica proposta ai partecipanti, tuttavia, non è semplicissimo, in ragione dei toni piuttosto sibillini che caratterizzano i testi delegati alla presentazione dell’evento.
Nel comunicato ufficiale della manifestazione si dichiara, ad esempio, che «sospensione e assenza si intendono qui in contrapposizione a valori fotografici di riempimento e di rappresentazione nei confronti del soggetto fotografato. Il bisogno di fotografare, il riflettere su cambiamenti di identità, l’assenza stessa del mezzo fotografico o del fotografo durante la fotografia». E poco oltre, sempre con l’intenzione di chiarire l’orizzonte proposto agli autori, si aggiunge:«rispettare la condizione individuale e di solitudine; su questi nuovi scenari labili, ricostruire un tessuto forte della fotografia d’autore ricominciando a lavorare sulle singole identità, lottare per la secca estetica di ognuno di noi, la profondità».
In attesa, quindi, di saperne di più, visitando le tante sedi del Festival, conviene rendere noto, almeno, che la Rome Commission – la commissione che ogni anno affida ad un grande fotografo la rappresentazione della città – ha scelto per questa edizione lo statunitense Tim Davis. Nato in Malawi nel 1969, ma americano a tutti gli effetti, Davis insegna fotografia al Bard College e alla Yale University. È autore di cinque libri fotografici (The New Antiquity, My Life in Politics, Illuminations, Permanent Collection, Lots) e due libri di poesie (American Whatever e Dailies). Borsista presso l’American Academy in Rome nel 2007, vive e lavora a New York.
Artista poliedrico, ha dedicato il suo ingegno alla messa in immagine, tra l’altro, di frammenti di realtà che sono o diverranno presto “nuove antichità” (The New Antiquity). Nel volume Permanent Collection, invece, gli scatti di Davis lavorano sulla riproduzione di opere d’arte antica, riprese attraverso inquadrature spesso oblique e con un’illuminazione “scorretta”: il sistema da lui congegnato insiste sulle opacità della rappresentazione fotografica, che vengono sfruttate per porre in rilievo non il potere figurativo, bensì la materialità della pittura e dei suoi supporti. Le opere di Davis realizzate per la Commissione Roma entreranno a far parte della collezione permanente del MACRO.
Al Festival, inoltre, prendono parte alcuni tra i fotografi più influenti degli ultimi anni. Esporrà a Roma ad esempio, Patrick Faigenbaum (Parigi, 1954), cui è stato assegnato nel giugno scorso il premio Henri Cartier-Bresson per il progetto su Calcutta.
Dichiaratamente ispirato al lavoro dell’artista Shreyasi Chatterjee (Kolkata, 1960), tra le figure di punta della scena indiana, il fotografo considera la città un laboratorio ideale per la rappresentazione della società dell’intero Paese asiatico, che egli ritrae cercando di eludere in maniera sistematica i rischi degli stereotipi pittoreschi legati alla percezione occidentale dell’Oriente. Il suo stile, in ogni caso, esibisce uno studio profondo della tradizione pittorica, di cui impiega sapientemente alcune qualità distintive (tipi di luce e ombra, taglio, texture, etc.).
Saranno in mostra anche gli inglesi Adam Broomberg e Oliver Chanarin, noti, tra l’atro, per le sperimentazioni sul linguaggio del reportage fotografico di guerra. I due autori londinesi sono i recenti vincitori del Deutsche Prize (giugno 2013), con War Primer 2, che riprende un lavoro del 1955 di Bertold Brecht (pubblicato in inglese nel 1998) fatto di commenti in versi su una raccolta di scatti della seconda guerra mondiale. L’opera di Broomberg e Chanarin sovrappone foto della recente “guerra al terrorismo” alle immagini scelte da Brecht, lasciando però inalterati i testi dell’autore tedesco che fungono ora da didascalie tanto per il vecchio quanto per il nuovo corredo iconografico.
In occasione del Festival, infine, saranno allestite due personali dedicate a Paolo Pellegrin e Guido Guidi. Pellegrin (Roma, 1964), membro della Magnum, è uno dei più apprezzati fotoreporter di guerra, attento ed elegantissimo "archivista” visivo del contemporaneo. Guidi (Cesena, 1941), invece, è tra i migliori fotografi dei paesaggi italiani marginali e profondamente alterati, instancabile cacciatore di scorci della provincia e già tra i protagonisti del celebre “Viaggio in Italia” curato da Luigi Ghirri.
Cuore della manifestazione sarà il MACRO (Museo di Arte Contemporanea Roma) nella sede di via Nizza, che offrirà una rassegna ampia delle nuove tendenze della fotografia internazionale. Presso i locali dell’istituzione romana inoltre, avranno luogo otto incontri con altrettanti fotografi. Tra loro: Patrick Faigenbaum, Guido Guidi, Michael Mack, Leo Rubinfien e Jeff Wall.
Francesco Sorce, 29/9/2013
PROGRAMMA
MACRO
coordinamento Carolina Pozzi
VACATIO, fotografie di Aline Diépois & Thomas Gizolme, Elger Esser, Patrick Faigenbaum, Gaston Zvi Ickowicz,
Guy Tillim, Jeff Wall, a cura di Marco Delogu (Sala Enel)
A New Map of Italy, fotografie di Guido Guidi, a cura di Inge Hennemann, in collaborazione con Pixsea Award Bruxelles (Sala Enel)
Wounded Cities, fotografie di Leo Rubinfien, a cura di Joshua Chuang (Sala Enel)
Foresta Bianca, a cura di Francesco Zanot, con la collaborazione di Gerry Badger, Sandra S. Phillips e Sujong Song (Sala Enel)
A Number of Angles, fotografie di Fleur van Dodewaard, a cura di Claudia Caprotti e Alessandro Dandini de Sylva (Sala Enel)
Trolleyology in Rome, fotografie di Adam Broomberg & Oliver Chanarin, a cura di Hannah Watson (Project Room 1)
Another Country, fotografie di Paolo Pellegrin, a cura di Marco Delogu (Sala Enel)
Premio Graziadei Studio Legale per FOTOGRAFIA, fotografie di Luca Nostri e Luca Spano (Sala Enel)
Premio IILA-FOTOGRAFIA 2013, fotografie del vincitore Josè Arispe e dei finalisti Francisco Donoso,
Jonathan Carvajal, Patrick López Jaimes, Lorena Endara, a cura di Sylvia Irrazábal (Foyer)
Premio IILA-FOTOGRAFIA 2012, fotografie di Alejandro Cartagena (Foyer)
From the Background to the Foreground, fotografie di Sergio Zavattieri, a cura di S.A.C.S, Comitato Scientifico: Laura Barreca,
Daniela Bigi, Lorenzo Bruni, Valentina Bruschi, Giovanni Iovane, Helga Marsala e Cristiana Perrella (Hall)
Ritratto di quartiere. Dallo stabilimento Birra Peroni al MACRO, a cura di Carolina Pozzi e Saverio Verini,
in collaborazione con Archivio Storico Birra Peroni (Foyer)
Commissione Roma 2013, Quinto Quarto, fotografie di Tim Davis, a cura di Marco Delogu (Sala Enel)
Call for entry 2013, fotografie di Ezio D’Agostino e di Giorgio Di Noto (Sala Enel)
ACCADEMIE e SPAZI ISTITUZIONALI
Accademia di Francia a Villa Medici — Patrick Faigembaum, a cura di Jean-François Chevrier e Jeff Wall.
British School — Felix Davey, Possible Encounters, a cura di Jacopo Benci.
Fondazione Pastificio Cerere — Enrico Boccioletti, a cura di Alessandro Dandini de Sylva.
Museo di Roma in Trastevere — Horst Stein, Appearance, a cura del Forum Austriaco di Cultura.
Museo di Roma in Trastevere — Lee Jeffries, Homeless, a cura di Giovanni Cozzi.
Ex-GIL — aa.vv., Linee d’ombra, a cura di Stefano Simoncini.
Ex-GIL — Stefano Cioffi, Il fantasma della realtà, a cura di M.G. De Bonis.
GALLERIE e ALTRI SPAZI ESPOSITIVI
Acta International — Karmen Corak, Ribi. Negli occhi dei pesci lacrime, a cura di Manuela De Leonardis.
Antonello Colonna Arte, Labico — Jochem Schoneveld, Rome Lost and Found, a cura di Marco Delogu.
Bgallery — Edoardo de Falchi, Displacements, a cura di Benedetta Cestelli Guidi.
Centro Luigi di Sarro — Pietrantonio, Emmanuel Rioufol, Yannick Vigouroux, Xavier Martel, Vacatio,
a cura di Emma Ercoli, Xavier Martel.
Eataly — Andrea e Paolo Ventura, AvVentura, a cura di Stefano Ruffa.
Galleria 291 Est — Katrien de Blauwer, Where will we hide, a cura di Daniela Cotimbo, Paola Paleari.
Galleria Doozo — Yasuhiro Ogawa, Yuki – Winter Journey, a cura di Manuela De Leonardis.
Galleria Gallerati — Michele Cera, Domingo Milella, Urban Geographies, Valentina Isceri.
Il Mitreo – Arte Contemporanea Corviale — Saverio Maestrali, Said Bouterfa, Paesaggi dell’anima, a cura di Monica Melani.
Ilex — Nathalie Daoust, China Dolls, a cura di Deanna Richardson, Laura Mocci.
Laszlo Biro — Jessica Stewart, Erasure, a cura di Laszlo Biro.
MAAM Museo dell’Altro e Altrove Metropoliz — Carlo Gianferro, Ritratti di famiglia con opera, acura di Giorgio de Finis.
Museo Civico Zoologia Roma — Ludovica de Luca, Vedo doppio. Panorami a pellicola tra natura e città, a cura di Artnoise.
Officine Fotografiche — Francesco Minucci, Today – Tomorrow, a cura di Claudia Pettinari.
Libreria One Room — aa.vv., Vacatio Synthesis, a cura di Stefano Ruffa.
s.t. Foto Libreria Galleria — Lorenzo Castore, Notebook II, a cura di s.t.
Sala1 — Thomas Jorion, Timeless Islands, a cura di Emanuela Termine.
Spin / Laboratorio Fotografico Corsetti – Francesca Romana Guarnaschelli, Promessa Terra, a cura di Eugenio Corsetti e Niccolò Fano.
Incontri di FOTOGRAFIA
venerdì 4 ottobre 2013 (Auditorium | prenotazione obbligatoria allo 060608)
ore 18.00 | Patrick Faigenbaum. Villa Medici andata e ritorno | Incontro con Patrick Faigenbaum, Jean-François Chevrier,
Jeff Wall, Éric de Chassey
sabato 5 ottobre 2013 (Auditorium | ingresso libero fino ad esaurimento posti)
ore 15.30 | Commissione Roma 2013 | Tim Davis e Marco Delogu in conversazione sulla Commissione Roma 2013
ore 17.00 | Garry Winogrand. The sense of undoing | Incontro con Leo Rubinfien
ore 18.30 | Dal progetto all’oggetto. Passato, presente e futuro dell’editoria fotografica | Incontro con Michael Mack e Marco Delogu
ore 20.00 | On Trolley Books. Una casa editrice di culto | Incontro con Adam Broomberg, Oliver Chanarin e Hannah Watson
(Sala Cinema | ingresso libero fino ad esaurimento posti)
ore 18.00 | Marina Ballo Charmet. Sguardo Terrestre | Incontro con il curatore della mostra Stefano Chiodi e Jean-François Chevrier
domenica 6 ottobre 2013 (Auditorium | ingresso libero fino ad esaurimento posti)
ore 15.30 | Fotografia israeliana contemporanea. Un certo sguardo | Incontro con Maurizio Giovanni De Bonis, Aya Lurie,
Gaston Zvi Ickowicz
ore 17.00 | Guido Guidi. Nuove, antiche rotte della fotografia italiana | Incontro con Guido Guidi, Antonello Frongia e Laura Moro
Didascalie delle immagini
1. Tim Davis, Aqueduct Golf, da The New Antiquity, © Tim Davis
2. Tim Davis, Alphonse Daudet et sa fille, da Permanent Collection, © Tim Davis
3. Patrick Faigenbaum, Projet Kolkata, © Patrick Faigenbaum
4. Patrick Faigenbaum, Projet Kolkata, © Patrick Faigenbaum
5. Adam Broomberg & Oliver Chanarin, War Primer 2, plate 28, Mack Books 2011, © Oliver Chanarin & Adam Broomberg
6. Adam Broomberg & Oliver Chanarin, War Primer 2, plate 21, Mack Books 2011, © Oliver Chanarin & Adam Broomberg
7. Paolo Pellegrin, dal servizio Dividere le acque, National Geographic, aprile 2010, © Paolo Pellegrin/Magnum Photos
8. Paolo Pellegrin, dal servizio Dividere le acque, National Geographic, aprile 2010, © Paolo Pellegrin/Magnum Photos
9. Guido Guidi, Marghera, Via delle Industrie, 1985, © Guido Guidi
10. Tim Davis, Colosseum Pictures, da The New Antiquity, © Tim Davis