La Vuelta,1979, olio su tela(1)La Ulisse Gallery Contemporary Art inaugura la sua nuova sede romana di Via Capo le Case 32 con la mostra UGO ATTARDI – EROS, aperta sino al 27 settembre 2014. Un percorso antologico, forte di una cinquantina di opere (tra dipinti, sculture e disegni) dell’Archivio Storico Ugo Attardi di Roma, che assume come filo conduttore l’erotismo, uno dei temi in cui l’idiomatica vena “perturbante” dell’artista ha preso forma con maggiore forza espressiva.


Esposti lavori storici come i dipinti Gli amanti di via Flaminia (1955) o Rosea nella vaga luce (1955), o le monumentali sculture lignee La vuelta de Cristobál Colón (1980, fig. 2) (accanto all’omologo dipinto La vuelta, appena precedente, fig. 1) e La Donna Cantante (1984). Protagonista della mostra anche il disegno, medium che permette di cogliere nel dettaglio la personalissima tecnica di Attardi, istintiva e profondamente concettuale a un tempo. Presente, tra l’altro, anche una serie di inediti fogli erotici eseguiti dall'artista nell’ultimo periodo della sua vita, di notevole impatto emotivo (fig. 3).

La vuelta de Cristobàl Colòn, 1980, legnoDopo le prime ricerche astratte del periodo della sua partecipazione a Forma 1, Ugo Attardi (Sori, Genova, 1923 - Roma, 2006) approda a una sorta di realismo visionario, che prende le mosse dall’osservazione partecipe del mondo esterno per dare vita a uno spazio onirico, in cui mito e realtà, dramma e sogno si annodano inscindibilmente. I lavori di Attardi presentano così sempre un doppio registro: una base accessibile a una percezione referenziale, e un punto di fuga che attira irresistibilmente l'immagine in un altrove fantastico e surreale.
Cifra stilistica inconfondibile della sua arte diventa presto il corpo umano, classicamente scolpito, ma anche allungato in slanci manieristi o deformato espressionisticamente. Rigore e istinto si mescolano in una dinamica di tensione nei confronti della realtà, che prende forma nei corpi come attualizzazione di un tormento interiore. La visione erotica di Attardi oscilla così incessantemente dal piacere al dolore, dalla tenerezza al sadismo, dall’abbandono all’aggressività.

Senza titolo, 2000, matita su carta intelataUGO ATTARDI approda a Roma ventiduenne nel 1945, dove frequenta lo studio di Guttuso. Nel 1947 partecipa (insieme ad Accardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Perilli, Sanfilippo e Turcato) alla fondazione di Forma 1, il primo gruppo astrattista italiano del secondo dopoguerra. Poco dopo avverte però un rinnovato impulso verso la figurazione, sia pure visionaria, e si allontana definitivamente dall’esperienza astratta senza tuttavia dimenticarne alcune conquiste formali. Dà vita, così, a una personale poetica “classico-espressionista”, fondata su una drammatica compresenza degli opposti: bellezza “classica” e deformità, tenerezza e violenza, fisicità e onirismo.
A partire dagli anni Cinquanta partecipa più volte alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma, e tiene grandi mostre personali nei principali spazi espositivi italiani. Nel 1961 aderisce al gruppo Il Pro e il Contro, accanto a Calabria, Farulli, Gianquinto, Guccione e Vespignani. Nel 1967 avvia una fervida attività di scultore e nascono L' Addio Che Guevara del 1968, alcuni gruppi lignei tra cui L'Arrivo di Pizarro del 1969-71, e bronzi improntati a forte sensualità.

Nella notte,1971-99-olio su tela 135x150Sue sculture monumentali sono collocate in molte capitali mondiali. Fra esse Il Vascello della Rivoluzione (1988), presso il Palazzo dello Sport di Roma, Nelle Americhe, del 1992, a Buenos Aires, Ulisse, del 1996, a New York, Enea, del 2004, presso il porto della Valletta (Malta). Nel 2006 l’artista riceve dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi il titolo di Grand’Ufficiale della Repubblica. Ugo Attardi muore a Roma il 21 luglio dello stesso anno.
Lu.Bo., 13/07/2014

UGO ATTARDI. EROS
A cura di Carlo Ciccarelli, Gianluca Ciccarelli, Silvia Pegoraro,
ULISSE GALLERY CONTEMPORARY ART, Via Capo le Case 32, Roma
29 maggio – 27 settembre 2014
dal lunedì al venerdì, ore 11.00- 19.00

Catalogo Grafiche Turato Edizioni

Info: +39 06.69380596
www.ulissegallery.com