La villeLa Fondazione Musei Civici di Venezia, con la rilevante collaborazione del Philadelphia Museum of Art (prestatore di ben 25 dipinti), presenta nelle sale del Museo Correr la prima retrospettiva italiana dedicata a Fernand Léger (fino al 2 giugno 2014). Dopo il successo della prima tappa, tenutasi proprio nel grande museo americano, la mostra allinea nella sua versione veneziana oltre sessanta opere dell’artista francese, arricchite da un’altra quarantina di lavori di suoi grandi contemporanei e compagni di strada.


Nucleo progettuale dell’esposizione è il tema, tanto suggestivo quanto cruciale nell’arte delle avanguardie storiche del Novecento, della rappresentazione della città contemporanea. Per illustrarlo in tutta la sua estensione e nei suoi vari addellentati la mostra è stata quindi suddivisa in cinque sezioni: La metropoli prima della Grande Guerra; Il pittore della città; La Pubblicità; Lo Spettacolo; Lo Spazio.

Men in the CityTanti i prestiti importanti. Fra tutti spicca La Ville, focus dell’esposizione, capolavoro generativo di proprietà del Philadelphia Museum of Art da cui si può dire che prenda le mosse la fase cubo-futurista dell’artista. Eseguito nel 1919 - poco dopo il ritorno di Léger a Parigi, successivamente alla sua drammatica esperienza sul fronte delle Ardenne e di Verdun nella Prima Guerra Mondiale - questo quadro sarebbe divenuto una sorta di manifesto della pittura di Léger dedicata alla nuova città moderna, “macchina urbana” rappresentata nel suo frenetico dinamismo, nelle sue ardite architetture e negli uomini meccanici e spersonalizzati che la abitano.

Accanto a La Ville, una corposa serie di opere permetterà di confrontare la pittura di Léger con altri suoi innovativi progetti pure imperniati sulla città contemporanea, come le creazioni per il teatro, il cinema, il balletto e la grafica pubblicitaria; ma anche di porre in evidenza il fitto rapporto di scambi e reciproche influenze con molti protagonisti di quella vertiginosa stagione dell’arte d’avanguardia.
La produzione di Fernand Léger dialogherà, così, con capolavori di autori come Duchamp, Picabia, Robert Delaunay, El Lissitzky, Mondrian, Le Corbusier, che, attraverso sperimentazioni di volta in volta legate a cubismo, futurismo, costruttivismo, neoplasticismo, hanno contribuito a definire concezioni completamente rinnovate della rappresentazione urbana.

Le drapeauTra le principali opere esposte, si segnalano il primissimo paesaggio urbano di Léger, Fumo sui tetti del 1911, dipinti celeberrimi come Il Tipografo (1919), Uomo con un bastone (1920) o Elemento meccanico (1925), alcune delle cosiddette pitture murali, realizzate tra il 1924 e il 1926, i costumi  per i Ballets Suédois, il cortometraggio “Ballet mécanique” (1924), le scenografie per il capolavoro di Marcel L’Herbier L’inhumaine (1924).
Catalogo edito da Skira
Lu.Bo., 25/01/2014

FERNAND LÉGER

Nato nel 1881 ad Argentan, in Normandia, dopo un apprendistato di architettura a Caen nel 1903 entra nella Scuola di arti decorative a Parigi. Nel 1908 inizia ad elaborare uno stile personale, influenzato dal cubismo di Picasso e dalle frequentazioni con molti esponenti dell’avanguardia europea (fra gli altri, Robert Delaunay, Jacques Lipchitz e Juan Gris). Nel 1914 viene mobilitato sul fronte della Prima Guerra Mondiale, esperienza che lo segnerà per tutta la vita. A partire dal primo dopoguerra, Fernand Léger conquista una cifra del tutto personale e il suo lavoro s’impone come uno degli esiti più interessanti della contaminazione tra le varie forme d’arte e il linguaggio dei primi mass-media.
TypographerRealizza dipinti, composizioni murali, arazzi, mosaici, sculture, ceramiche; collabora a scenografie e a costumi di spettacoli teatrali; produce il film d’avanguardia “Ballet mécanique” (1924) e lavora anche per il balletto, con i costumi e le scenografie di “La creation du monde“ su musiche di Darius Milhaud. Tra il 1940 e il ‘45 si trasferisce a New York, dove realizza anche diverse gigantesche pitture murali. Muore il 17 agosto 1955 a Gif-sur-Yvette, in Francia.

LEGER 1910-1930. La visione della città contemporanea
A cura di Anna Vally
Dall’8 febbraio al 2 giugno 2014
Museo Correr
San Marco 52 - Venezia
Orari:
dal 1 aprile al 31 ottobre
10.00 – 19.00 (biglietteria 10.00 – 18.00)

dal 1 novembre al 31 marzo
10.00 – 17.00 (biglietteria 10.00 – 16.00)
T +39 041 2405211
F +39 041 5200935
E info@fmcvenezia.it
http://correr.visitmuve.it/  
http://www.mostraleger.it/


Element mécaniqueDidascalie immagini:
1. Fernand Léger, La Ville, 1919
olio su tela, cm 231,14 x 298,45
Philadelphia Museum of Art, A. E. Gallatin Collection, 1952 © Fernand Léger by SIAE 2014
2. Fernand Léger, Men in the City, 1919
olio su tela, cm 145,50 x 113,50
Collezione Peggy Guggenheim, Venezia (Solomon R. Guggenheim Foundation, NY)
© Fernand Léger by SIAE 2014
3. Fernand Léger, Le Drapeau, 1919
olio su tela, cm 64,7x81
Collezione Mr. and Mrs. Howard and Nancy Marks © Fernand Léger by SIAE 2014
4. Fernand Léger, Typographer (Final State, 1919 )
olio su tela, cm 130,30 x 97,50
Philadelphia Museum of Art, The Louise and Walter Arensberg Collection, 1950 © Fernand Léger by SIAE 2014
5. Fernand Léger, Élément mécanique, 1924
olio su tela, cm 146 × 97
Centre Georges Pompidou, Musee National d’Art Moderne, ParisCentre Pompidou, Paris Musée National d’Art Moderne/ Centre de création industrielle © Fernand Léger by SIAE 2014