locandinaCarloCorsi_2largeLa personale del Museo d’Arte Moderna dell’Alto Mantovano allinea 60 opere, provenienti dalla collezione Giordani, del pittore Carlo Corsi (Nizza, 1879 - Bologna, 1966), presenza tutt’altro che banale sulla scena artistica italiana della prima metà del Novecento, a cui oggi arride, però, una fama certamente inferiore ai meriti.
Non riconducibile ad alcuna delle tendenze e correnti dominanti e più fortunate sotto il profilo critico, Corsi fu un artista raffinato e consapevole, in costante evoluzione, lontano ai movimenti d’avanguardia senza poter essere etichettabile come passatista, e anzi dotato di una personale vena sperimentale.


La sua pennellata liberamente materica si presta a definizioni come "post-impressionista" o addirittura "proto-informale" (per quanto pur sempre nell’alveo del figurativo), che, pur a intenderle come puramente evocative, non aderiscono effettivamente alla sua poetica e a ben vedere poco gli competono. Come afferma Renzo Margonari, curatore della mostra: “Corsi non è semplicemente un solitario, ma è anche un contrario. Tutta la sua ricerca, infatti, è controcorrente, avulsa dal proprio contesto culturale, sorvolato con inquietudini e anticipazioni”.

n_ 1416, studio con luce elettrica, 1920_docTutte le opere in mostra provengono dalla Collezione Giordani e si trovano pubblicate nel primo volume del "Catalogo generale delle opere di Carlo Corsi" a cura di Claudio Spadoni.
La lunga frequentazione di Corsi con la famiglia Giordani nacque da una comune passione per la musica e vide la progressiva acquisizione e commissione di opere del pittore, rendendo nel tempo i Giordani i maggiori collezionisti dei suoi lavori. La loro raccolta nel corso degli anni ha finito per assumere caratteristiche quasi museali, vantando, al di là delle opere di Carlo Corsi, una copiosa presenza di autori del nostro ‘900 di alta qualità, come Alessandro Scorzoni, Giuseppe Canella, Piero Marussig, Angelo Torchi, Luigi Nono, Mario Tozzi, oltre ad un consistente numero di dipinti antichi, per un totale di circa 750 opere acquistate nel corso di oltre quaranta anni.
Nella collezione Giordani è documentato per intero sia l’arco cronologico della produzione di Corsi, sia l’ampio spettro delle sue ricerche espressive. Il collezionista e amico seguì partecipe l’evoluzione del pittore, testimoniando quasi mezzo secolo di costanti sviluppi creativi. Ancora con le parole del curatore, “Questa mostra rende omaggio al maestro bolognese e in misura uguale al suo costante e solidale sostenitore. La famiglia Giordani fu coinvolta nei rapporti con l’artista che spesso ne era ospite per operose vacanze, ritraendo la vita di spiaggia e i momenti pensosi delle donne e dei giovani nella luce serale dei silenziosi lavori casalinghi e di cucito nella penombra afosa”.

n_ 1419, nudo con pelliccia, 1933-35_docCarlo Corsi nasce l'8 gennaio 1879 a Nizza. Nel 1896 la famiglia lo spinge a iscriversi alla facoltà di Ingegneria, ma, come l'artista stesso annotò in seguito: "fuggii dalle bolgie universitarie dei calcoli e delle formule algebriche ossessionanti per rifugiarmi in Pinacoteca". Si trasferisce quindi a Torino nel 1902, dove compie interamente gli studi accademici. Sono di quel periodo i contatti con Alessandro Scorzoni e Giacomo Grosso. Rientra a Bologna nel 1906 e l'anno successivo si reca in Olanda, dove resta impressionato dai dipinti di Rembrandt, Franz Hals e Vermeer.
Nel 1912 viene accettato alla Biennale di Venezia, nel 1913 espone a Monaco e nel 1915 a San Francisco. Negli stessi anni è presente con le sue opere anche alle quattro mostre Internazionali della Secessione di Roma. Alla Biennale veneziana torna nel 1920 e nel 1922, ma è l'invito ufficiale all’edizione del 1924 a segnare una prima consacrazione della sua pittura.
Nel 1941 si aggiudica il Premio Bergamo e nel 1943 riceve l'invito alla Quadriennale di Roma. Nel dopoguerra allestisce dieci personali in varie città, tra cui Venezia, Milano, Bologna e Torino; nel 1950 viene di nuovo invitato alla Biennale di Venezia, dove espone tre opere. Nel 1954 espone a Venezia cinque opere e viene successivamente invitato al Palais des Beaux-Arts di Bruxelles per una mostra collettiva di collages. Nel 1958 è alla XXIX Biennale di Venezia con una sala personale. Nel 1964 viene allestita una mostra antologica al Museo Civico di Bologna con la presentazione in catalogo di Francesco Arcangeli. Carlo Corsi muore il 27 agosto del 1966.
Lu.Bo., 12/09/2013

n_ 872, figura di giovane in grigio_1952Un pittore e il suo collezionista. Carlo Corsi nella Collezione Giordani
Opere dal 1898 al 1962

a cura di Renzo Margonari
MAM Museo d'Arte moderna dell' alto Mantovano,
Gazoldo degli Ippoliti (MN)
Dal 28 settembre al 10 novembre 2013
ORARI:
giorni feriali: orario uffici comunali
sabato:09:00-12:00, 15:00-18:00 - festivi: 15:00-18-00