Una tomba principesca etrusca, affrescata e databile al VII secolo a.C., è stata scoperta a Tarquinia, inviolata e perfettamente integra.
L’eccezionale recupero è avvenuto all'interno della Necropoli della Doganaccia, nei pressi del grande tumulo della Regina, nel corso degli scavi condotti dalla Soprintendenza per i beni Archeologici dell'Etruria meridionale in collaborazione con un'equipe di archeologi dell'Università di Torino da molti anni attiva sul sito archeologico, guidata da Alessandro Mandolesi, professore di Etruscologia e antichità italiche presso l'ateneo torinese.
La camera, del diametro di 6 metri e con una
sepoltura a doppia deposizione, presenta
arredi pittorici di notevole interesse, fra cui, ben distinguibile, un'
architettura dipinta, nonché altri frammenti che sembrano raffigurare insolitamente
scene e oggetti legati alla vita quotidiana.

All’interno della camera sono state ritrovate
le ossa del nobile abitante ivi deposto, e poi
vasellame, un
cofanetto cilindrico in bronzo (ancora chiuso, ma presumibilmente contenente gioielli),
spille, una punta di lancia e un vaso per profumi (
aryballos). Quest’ultimo è rimasto per oltre 2500 anni appeso a un chiodo di ferro piantato sulla parete: ragione per cui la tomba è stata battezzato "
dell'Aryballos sospeso”.
Recuperare intatte tombe a tumulo di questo periodo (
l'epoca di Tarquinio Prisco, primo re etrusco di Roma) è una circostanza decisamente rara e fortunata: erano infatti passati oltre trent’anni dall’ultimo ritrovamento analogo.
Lu.Bo., 28/09/2013
Didascalie immagini:
1. Tarquinia, La tomba etrusca riscoperta, part. della camera, RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA
2. Tarquinia, La tomba etrusca riscoperta, ADN Kronos