La mostra è articolata in sei sezioni:
1. VAN GOGH: L'UOMO E LA TERRA
.jpg)
Nella vita di Vincent Van Gogh (1853 – 1890), eternamente in movimento, tormentato, in conflitto anche con la famiglia, ci fu un unico legame costante e indissolubile: quello con la terra e le sue fatiche. Egli diceva di voler “esaminare e disegnare tutto ciò che appartiene alla vita contadina”. Nelle sale della mostra si vede come il rapporto con la natura sia al centro di tutta la sua opera: dai primi disegni ai paesaggi, dai ritratti alle nature morte, che rispecchiano la rustica semplicità osservata nella vita dei campi. Apre la mostra il celebre
Autoritratto (fig. 2), dipinto da Van Gogh osservando la propria immagine allo specchio.
2. VITA DEI CAMPI
Van Gogh esplora ogni aspetto del lavoro dei campi: la zappatura, la semina, la falciatura, la cura del gregge, il ritorno alla capanna. Questi dipinti e disegni, realizzati all'inizio della sua carriera artistica, mostrano lo sforzo che egli profuse per giungere a padroneggiare la rappresentazione della figura umana.
Grandi tele come
Pastore con gregge di pecore ci mostrano l’aspirazione di Van Gogh di diventare un vero pittore di contadini, seguendo le orme di Jean-François Millet (1814 – 75), da lui tanto ammirato. Molte di queste opere sono state realizzate a Nuenen nella regione olandese del Brabante settentrionale, vicino al confine con il Belgio, dove l'artista visse dal dicembre 1883 a fine novembre 1885.
3. IL RITRATTO MODERNO
Van Gogh era persuaso che i ritratti potessero fissare il suo tempo in un modo che avrebbe mantenuto un significato profondo anche nel futuro. Egli preferiva dipingere figure a mezzo busto, o, ancora più spesso, inquadrava unicamente la testa e le spalle del soggetto su uno sfondo neutro, al fine di metterne in risalto solo l'aspetto, enfatizzando i colori e i volumi del viso.
4. NATURE MORTE
Spesso Van Gogh sperimentò nelle nature morte nuove possibilità dal punto di vista dello stile o delle soluzione cromatiche. Le lunghe passeggiate della sua infanzia a Zundert gli avevano insegnato a osservare da vicino la natura e a saper vedere in un semplice oggetto, come un nido d'uccelli, l'intero ciclo della vita. La natura morta di fiori, invece, profondamente radicata nella tradizione artistica olandese, era per lui un simbolo del susseguirsi delle stagioni e una testimonianza di come l'uomo sia capace di addomesticare la natura. Nella sua celebre
Natura morta con statuetta di gesso e libri (fig. 4) Van Gogh mostra di aver studiato attentamente e assimilato originalmente le novità delle avanguardie artistiche parigine.
5. LE LETTERE
Anche in un'epoca in cui tenere una corrispondenza era una pratica comune, le lettere di Van Gogh, per mole e rilevanza, rappresentano un documento assolutamente eccezionale. Ne sono state conservate più di 800, per lo più indirizzate al fratello Theo. Vincent non avrebbe mai immaginato che le sue lettere un giorno sarebbero state pubblicate, lette e studiate, ma in esse, in effetti, egli esprime dettagliatamente i propri pensieri e le sue opinioni sull'arte, facendone uno strumento insostibuibile per accedere alla sua poetica e per comprendere adeguatamente il suo atteggiamenteo creativo.
6. COLORE E VITA
.jpg)
I viaggi di Van Gogh, da Parigi ad Arles, da Arles a Saint-Remy e, infine, da Saint-Remy verso nord, a Auvers-sur-l'Oise, lo condussero lontano dai bruni colori terrosi delle sue prime opere. La sua tavolozza si riempì di luce e in lui si affermò la convinzione che gli intensi gialli e blu dei paesaggi della Provenza rappresentassero vita ed energia. L'impianto delle opere si fa sempre più ardito, mostrando una natura che è stata plasmata, ordinata e organizzata dalla mano dell'uomo.
26/12/2014
VAN GOGH. L’UOMO E LA TERRA
A cura di Kathleen Adler
Milano, Palazzo Reale - Fino all’8 marzo 2015
Orari: lunedì 9.30 – 19.30
martedì, mercoledì e venerdì 9.30 – 19.30
giovedì e sabato 9.30 – 22.30
domenica 9:30 – 21:00
Biglietti: Intero € 12 – Ridotto € 10 INTERO: € 12,00
Didascalie immagini:
1. Vincent van Gogh, Contadini che seminano patate
Olio su tela, cm 66,4 x 149,6, 1884
Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo
2. Vincent van Gogh, Autoritratto
Olio su cartone, cm 32,8 x 24, 1887
Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum; Otterlo
3. Vincent van Gogh, Natura morta con cipolle
Olio su tela, cm 49,6 x 64,4, 1889
Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo
4. Vincent van Gogh, Natura morta con statuetta di gesso e libri
Olio su tela, cm 55 x 46, 1887
Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo
5. Vincent van Gogh, Veduta di Saintes-Maries-de-la-Mer
Olio su tela, cm 64,2 x 53, 1888
Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo
6. Vincent van Gogh, Paesaggio con covoni e luna che sorge
Olio su tela, cm 72 x 91,3, 1889
Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo
7. Vincent van Gogh, Testa di pescatore con cappello di tela cerata
Matita, gessetto litografico nero, pennello, inchiostro nero,
acquerelli bianco, grigio e rosa, cm 42,9 x 25,1, 1883
Kröller-Müller Museum, Otterlo © Kröller-Müller Museum, Otterlo