Gonzales-Torres_Castello di Rivara_1991_Photo Giorgio Mussa_©The Felix Gonzalez-Torres Foundation_Courtesy Andrea Rosen Gallery New YorkDue opere di Felix Gonzalez-Torres – Untitled (Loverboy) e Untitled (March 5th)#1 – saranno esposte fino al 27 luglio presso la Galleria Franz Paludetto di Roma. Si tratta di un paio di lavori progettati e realizzati originariamente per la mostra “Itinerari” tenutasi nel 1991 presso il Castello di Rivara. Untitled (Loverboy) è composto da due specchi circolari, collocati uno accanto all’altro. Quattro tende azzurre, montate su due finestre lasciate aperte, costituiscono invece Untitled (March 5th)#1.


Le opere in mostra sono espressione emblematica della riflessione dell’influente artista di origine cubana sulla coppia e le sue rappresentazioni. Gonzales-Torres, omosessuale militante, ha dedicato in effetti una parte importante della carriera alla definizione di un repertorio di forme capaci di conferire dignità poetica e civile all’amore di persone dello stesso sesso.

I due “senza titolo”, fatti di elementi identici raddoppiati, alludono all’accostamento e all’unione di uguali, caricandosi per di più di tutti i riverberi semantici che i componenti elementari portano con sé (lo specchio, sotto questo profilo, possiede naturalmente eccezionale forza simbolica). Inoltre, la coppia di lavori reca inscritta nelle sue strutture la memoria del compagno di Gonzalez-Torres, scomparso proprio il 5 marzo del 1989, la cui presenza/assenza è evocata suggestivamente, tra l’altro, attraverso le tende mosse dal vento.

Per dirla con Nicolas Bourriaud (Estetica relazionale [1998], Milano 2010, p. 52), che dell’artista è stato importante e fine esegeta, le sue opere non derivano dalla “addizione di due realtà fatalmente eterogenee, che si completano in un sottile gioco di attrazione e repulsione [...]. La coppia di Gonzalez-Torres, al contrario, si caratterizza come unità doppia e quieta [...]. La struttura formale della sua opera risiede in questa parità armoniosa, in quest’inclusione dell’altro a sé, che essa declina all’infinito e che costituisce senza dubbio il suo principale paradigma”.

Gonzales-Torres_Untitled (USA Today)_1990_New York_Moma_© 2013 The Felix Gonzalez-Torres Foundation, Courtesy Andrea Rosen Gallery, New YorkFelix Gonzalez-Torres, nato a Cuba nel 1957 e cresciuto a Puerto Rico, ha lavorato a New York. È scomparso nel 1996. Membro del collettivo artistico Group Material, Gonzalez-Torres nel corso della sua traiettoria intellettuale ha rielaborato diverse forme artistiche fiorite tra gli anni Sessanta e Settanta del XX secolo per promuovere la causa omosessuale, servendosi ad esempio di alcune tipiche strutture minimaliste rideclinate in termini “propagandistici”. Celebre il suo Untitled (USA Today) del 1990, fatto di caramelle ammassate in un angolo: l’opera, coniugando la disposizione angolare già sfruttata da Morris e Serra all’immaginario Pop à la Warhol, sprigiona, grazie al titolo, un’evidente riferimento alle notizie “addolcite” che vengono somministrate dalla stampa quotidianamente. Gli Stati Uniti hanno dedicato all’arte di Gonzalez-Torres il padiglione nazionale alla 52esima Biennale di Venezia.
(F. So 21/6/2013)

Felix Gonzalez-Torres
a cura di Franz Paludetto
Franz Paludetto Roma
Via degli Ausoni 18
Roma
vernissage 24/06/2013 ore 19
visite su appuntamento
ingresso libero


Didascalie immagini
1. Felix Gonzales-Torres, Untitled (Loverboy), 1989, e Untitled (March 5th) #1, 1991, installazione presso il Castello di Rivara, 1991, foto Giorgio Mussa, ©The Felix Gonzalez-Torres Foundation, Courtesy Andrea Rosen Gallery New York
2. Felix Gonzales-Torres, Untitled (USA Today), 1990, New York, Moma, foto© 2013 The Felix Gonzalez-Torres Foundation, Courtesy Andrea Rosen Gallery, New York