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Dente di narvalemail[1]Un’esposizione raffinata, incastonata all’interno del percorso di visita del Museo Correr, ricostruisce un’inattesa Wunderkammer veneziana.
Attingendo dai ricchissimi depositi del museo, la mostra permette di vedere, opportunamente restaurati e catalogati, dipinti di notevole qualità ma anche preziosi manufatti e rarità di ogni sorta: smalti tardo-medievali di Limoges, avori gotici francesi, strumenti meccanici tedeschi, smalti e maioliche, cammei e gemme preziose antiche e rinascimentali, ageminati islamici, arazzi delle fiandre, bronzetti rinascimentali, mobili di pregio, preziosi codici miniati.
Oltre 300 le opere dislocate in nove sale del primo piano, 260 delle quali provenienti dai depositi e per lo più esposti per la prima volta.

35%5B2%5DSotto l’egida di Teodoro Correr, l’artefice del nucleo iniziale e più rilevante delle raccolte civiche veneziane, i visitatori incontrano opere provenienti da tesori ecclesiastici o civili smembrati, oggetti d’uso nelle case di mercanti e viaggiatori medievali, preziosità da studioli umanistici e palazzi patrizi, testimonianza della vocazione cosmopolita di una città crocevia di popoli, culture e religioni.

Tra le tante curiosità troviamo un dente di narvalo figurato (fig.1), due dei quattro arazzi di primo Cinquecento provenienti da Santa Maria degli Angeli a Murano, tra i più antichi in laguna e probabilmente realizzati ad Arras, un grande leggio metallico prodotto nelle Fiandre, avori gotici francesi o realizzati nella celebre bottega veneziana degli Embriachi, una Madonna con il Bambino in trono e Angeli attribuita alla bottega veneziana di Gentile da Fabriano, oltre a oggetti singolari come i brucia-profumi islamici, gli scacchi scandinavi, un bracciale “porta sali” fatto con semi d’albicocca, e testimonianze della passione per l’antico dei patrizi veneziani del Cinquecento: monete, gemme, corniole, cammei, cristalli di rocca, agate, tra cui spicca un cammeo del II sec. a.C. raffigurante una Civetta e altri animali, adattato a fermaglio di bracciale e spilla (fig. 8).

Stiponicola_da_urbinoSi segnalano, ancora, i metalli realizzati a Venezia da Orazio Fortezza, lo Stipo Venier (fig. 3) di provenienza tedesca, e soprattutto il celebre Servizio Correr, realizzato nel 1520 ca. da Nicola da Urbino, tra i capolavori della maiolica rinascimentale (fig. 4).

Il lavoro di analisi e restauro svolto sui dipinti del Correr conservati nei depositi ha riservato verifiche e scoperte di grande interesse.

Lotto_Dio_PadreUna sala riunisce ed espone così, per la prima volta, un inedito Dio padre di Lorenzo Lotto fig. 5),  il notevole e problematico Ritratto di Ferrante d’Avalo, un disegno raffigurante Sant’Anna di Albrecht Dürer, e tre opere recentemente attribuite a Vittore Carpaccio: una Madonna col Bambino che durante il restauro ha rivelato la firma VETOR SCHARPACO OPV (fig. 6), una Pietà, da poco riscoperta (fig. 7), e il Ritratto del doge Leonardo Loredan.

Carpaccio_Madonna_con_BambinoVengono poi esposti dipinti nordici su tavola, come il Salvator Mundi assegnato a Quentin Metsys e bottega (1495 ca.) o le Scene della Passione di Cristo, divise tra verso e recto, riconducibile a un pittore renano dell’ambiente di Martin Schongauer; e ancora il Ritratto di Gabriele Venier, in bilico tra Vincenzo Catena e Giovanni Cariani, il Marco Pasqualigo di Domenico Tintoretto o il Ritratto di Bernardo Bergonzi, forse dovuto a Prospero Fontana.

Notevole, ancora, la selezione di bronzetti e placchette, con opere dei principali artisti attivi a Padova e Venezia dalla seconda metà del Quattrocento al primo Seicento: Andrea Briosco detto il Riccio, Savero Calzetta da Ravenna, Alessandro Vittoria, Girolamo Campagna, Tiziano Aspetti.
Tra le medaglie, infine, spiccano esemplari ben noti dovuti a Pisanello, Matteo de’ Pasti, Gentile Bellini.
Lu.Bo., 19/04/2013
Carpaccio_PietàDidascalie immagini:
1. Venezia ?, “Unicorno” - L’Albero di Jesse, seconda metà secolo XVI
Dente di narvalo intagliato, Museo Correr, Cl. XXI n. 244
2. Firenze, Ampollina, terzo quarto secolo XVI
Argento inciso e dorato, vetro (maestri muranesi immigrati in Firenze), Legato Teodoro Correr 1830, Cl. XI n. 104

3. Germania meridionale, Baviera (Munchen o Augsburg), Stipo architettonico (Stipo Venier), prima metà secolo XVII
Ebano, legni vari, pietre dure, vetro colorato, bronzo dorato ecc., Legato Giovanni Battista Venier 1921, Cl. XXII n. 588

4. Nicola da Urbino (Nicola di Gabriele Sbraghe) (notizie 1520-1525), Servizio Correr, 1520 ca.
Orfeo incanta gli animali suonando, Maiolica, Legato Teodoro Correr 1830, Cl. IV n. 15

5. Lorenzo Lotto (1480 ca-1556), Dio Padre, 1527 ca.
Tempera e olio su tavola, Legato Teodoro Correr 1830, Cl. I n. 1099
6. Vittore Carpaccio (1465 ca. - 1525-’26), Madonna col Bambino, 1485-1487
Tempera su tavola, Legato Teodoro Correr 1830, Cl. I n. 216
7. Attribuito a Vittore Carpaccio (1465 ca. - 1525-¹26), Pietà, 1487-1490
Tempera su tavola, Legato Teodoro Correr 1830, Cl. I n. 1088

8. Civetta e altri animali (Allegoria di Atene e delle città greche), secolo II a. C. ? (cammeo); secolo XIX (montatura)
Sardonica ?, oro, smalto, brillanti, Cammeo antico secondo tradizione già appartenuto a Maria Antonietta di Francia,
già coll. Antonio Savorgnan, poi Tarma Filippini e Giuseppe Danieli – Venezia

cameoWunderkammer
Studi, scoperte, restauri per il ‘‘Grande Correr’’

Museo Correr
Piazza San Marco, Venezia
Orari:
dal 1 aprile al 31 ottobre
10.00 - 19.00 (biglietteria 10.00 - 18.00)
dal 1 novembre al 31 marzo
10.00 - 17.00 (biglietteria 10.00 - 16.00)
correr.visitmuve.it correr.visitmuve.it
info@fmcvenezia.it