Saffioti ha raccolto un materiale molto ampio nelle collezioni della prestigiosa istituzione milanese, presentando al visitatore manoscritti, libri rinascimentali, stampe e pubblicazioni moderne. Obiettivo del progetto è porre in chiaro l’importanza della figura del giullare come veicolo di trasmissione della tradizione teatrale dall’antichità fino ai giorni nostri: allo scopo è allestito un percorso nella storia visiva, che attraversa i secoli prospettando le variazioni nella rappresentazione degli intrattenitori di professione (istrioni, mimi, ciarlatani, saltimbanchi, imbonitori, cantastorie, domatori e ammaestratori d’animali, acrobati, mangiatori di fuoco, giocolieri, burattinai, prestigiatori, lottatori, guitti, danzatori).
L’esposizione ha un’articolazione tematica, organizzata come segue: I giullari tra condanna e redenzione - Tra follia e saggezza - Lussuria, gola ed altri peccati - La corte, la musica, le feste - I mestieri della strada - Gonnella, il principe (fantasma) della giulleria italiana - Nani, Nani, Nani - L’insipiens del salmo 52 - Omnia mors aequat - Stultorum infinitus est numerus - Le testimonianze letterarie - I giullari nel mondo moderno e contemporaneo.
Ad impreziosire l’iniziativa, un dipinto di Dario Fo, tra i massimi interpreti moderni dello spettacolo giullaresco, un cartellone impiegato dal cantastorie siciliano Franco Trincale nei suoi spettacoli di piazza, una tela e una scultura di Maurizio Carnevali e alcune marottes dello scultore friulano Luigi Revelant.
(F. So, 20/11/2013)
GLI OCCHI DELLA FOLLIA
Giullari e buffoni di corte nella storia e nell’arte
Mostra a cura di Tito Saffioti
Milano, Biblioteca Nazionale Braidense 12 novembre 6 dicembre 2013
dal lunedì al sabato 9,30 - 13,30
Ingresso libero
Didascalie delle immagini
1. Giuseppe Maria Mitelli, Ciarlatano, Roma, Biblioteca Casanatense
2. Jacques Callot, Giullari, da Capricci di varie figure, copyright British Museum
3. Maurizio Carnevali, Le note del giullare, olio su tela, 100 x 100 cm, copyright Maurizio Carnevali