Actuality è la prima retrospettiva italiana del grande fotografo canadese Jeff Wall.
Le 42 opere in mostra tracciano il percorso creativo di una fra le personalità più innovative e influenti degli ultimi decenni, presente a Documenta di Kassel e alla Biennale di Venezia, protagonista di personali nei principali musei del mondo.
Le opere di Wall esplorano campi diversi, che spaziano dal paesaggio naturale e urbano a temi sociali e politici. La violenza, il razzismo, la povertà, le tensioni sociali, la storia, sono tutti soggetti che l’artista rappresenta con precisione, secondo un approccio che, come rileva il curatore Francesco Bonami, si presenta ”molto simile a quello dei pittori dell’Ottocento”, poiché “le foto di Wall hanno sempre una dimensione pittorica e fisica che spesso riporta ai quadri di Manet, Courbet e di altri protagonisti dell’arte Moderna”.

Il lavoro attuale di Wall si presenta ricco di connotazioni e articolato su più tipologie di immagine: scene di carattere intimamente, seppur minimalmente, drammaturgico restituite con stile narrativo, come testimoniano
Mimic (1982, fig. 1) o
Insomnia (1994, fig. 2), ovvero concentrate sulla concettualizzazione di scenari della vita quotidiana, da quelli apparentemente insignificanti, come in
Morning Cleaning (1999, fig. 3) o
A woman Consulting a catalogue (2005) a quelli più "mondani" di
Ivan Sayer (2009) o
In front of a Nightclub (2006, fig. 4).

Dai suoi scatti emerge anche la predilezione per la riproduzione di angoli dimenticati e abbandonati, come le finestre sbarrate di
Blind Window o le superfici scrostate che ritroviamo nella serie
Diagonal Composition (1993 – 2000, fig. 5), e per la focalizzazione di dettagli in apparenza insignificanti come in
A Sapling supported by a Post (2000, fig. 6) o
Clipped Branches (1999, fig. 7).

Le composizioni di Wall sono meticolosamente costruite in studio, a valle di un processo dettagliato di pianificazione del lavoro che può richiedere anche settimane di prove e
shooting.
L’artista interviene poi digitalmente su molte delle sue creazioni, spesso determinando modificazioni anche profonde sullo scatto originario, ma pur sempre in modo che le scene rappresentate diano l’impressione di essere state carpite direttamente dalla realtà quotidiana.
JEFF WALL (Vancouver, 1946) ha studiato storia dell’arte all' University of British Columbia di Vancouver e presso il Courtauld Institute di Londra. Tra le esposizioni principali a lui dedicate ricordiamo le grandi personali alla Tate Modern di Londra (2005), al MoMA di New York (2007), al Deutsche Guggenheim di Berlino (2007), al San Francisco Museum of Art 2008). Fra i molti riconoscimenti ottenuti si segnalano il Paul de Hueck and Norman Walford Career Achievement Award for Art Photography (2001); l’ Erna and Victor Hasselblad Foundation International Award in Photography conferito dall’ Ontario Arts Council del Canada (2002) e il Roswitha Haftmann Prize for the Visual Arts (2003).
Didascalie immagini:
1. Jeff Wall, Mimic, 1982,
Light box, 198 x 228.5 cm, Courtesy dell’artista
2. Jeff Wall, Insomnia, 1994,
Lightbox, 172 x 213.5 cm, Courtesy dell’artista
3. Jeff Wall, Morning Cleaning, Mies van der Rohe Foundation, Barcelona, 1999,
light box, 187 x 351 cm, Courtesy dell’artista
4. Jeff Wall, In front of a nightclub, 2006,
Lightbox, 226 x 361 cm, Courtesy dell’artista
5. Jeff Wall, Diagonal Composition, 1993,
Lightbox, 40 x 46 cm, Courtesy dell’artista
6. Jeff Wall, A Sapling supported by a Post, 2000,
Lightbox, 56.2 x 47 cm, Courtesy dell’artista
7. Jeff Wall, Clipped Branches, E. Cordova St., Vancouver, 1999,
Lightbox, 71.8 x 89 cm, Courtesy dell’artista
JEFF WALL / ACTUALITY
a cura di Francesco Bonami
19 marzo – 9 giugno 2013
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
Milano, Via Palestro 14
Catalogo Electa
ORARI
lunedì 14.30 – 19.30
martedì – domenica 09.30 – 19.30
giovedì 09.30 – 22.30
INFO
02 88446359
www.comune.milano.it/pac
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