1 Danzatrice con le mani sui fianchiNell'ambito della terza Biennale di fotografia, il Museo Civico di Bassano del Grappa ospita la mostra “JODICE CANOVA”. L'esposizione è composta da una serie di interpretazioni fotografiche di opere canoviane realizzate dall’artista napoletano Mimmo Jodice: una serie di 47 immagini stampate in formato 1:1 che riproducono alcune sculture celeberrime ed è il frutto di una campagna fotografica condotta sulle opere dell'artista veneto nei maggiori musei del mondo.


Il Museo Civico, che con la Gipsoteca di Possagno custodisce il patrimonio di Antonio Canova, e l’Istituto di ricerca per gli studi su Canova e il Neoclassicismo, che ha sede a Bassano del Grappa, hanno ritenuto così di valorizzare un vasto lavoro che consegna al pubblico un'alta interpretazione critica dei valori di luce ed ombra della modellazione canoviana.
La ricerca fotografica di Mimmo Jodice (1934) è stata personale fin dalle origini. Uno sguardo, il suo, molto soggettivo, ma anche in senso lato “antropologico”, che già negli anni Sessanta era impegnato a catturare la realtà quasi sociologicamente. La sua osservazione, che potremmo definire partecipata, si è concentrata inizialmente sul paesaggio, la memoria e la società. Conoscitore e attento osservatore delle avanguardie artistiche, Jodice ha orientato, con lo stesso spirito sperimentatore, anche la ricerca fotografica verso l'architettura e la figura nello spazio. Ha inoltre indagato l'arte del passato per restituire nelle sue fotografie quell'emozione e quelle inquietudini che gli originali portano con sé. Il Museo Archeologico di Napoli è stato in questo una vera palestra per Jodice, un luogo dove poter sperimentare e ricercare “emozioni da provare, e dunque da trasmettere(1).
2 Le GrazieI dati fisici, quali luce, spazio e tempo, si combinano nella fotografia dell'artista napoletano, restituendo dati interiori e personali. Non sono riproduzioni didascaliche del dato reale e lo scopo, com'era già per le fotografie sociali, non è la documentazione. Come lo stesso fotografo ha riconosciuto, anche se la scultura si sostituisce al soggetto-uomo, “cambia lo scenario, l'inquietudine resta […] è come se tutto fosse come sospeso nel tempo, questo malessere, questa sofferenza si condensano nella materia, in queste situazioni sospese […] una inquietudine espressa con una visione senza tempo mi sembra alla fine più giusta(2).
In contrasto con i dettami formalisti sostenuti da Heinrich Wölfflin in Fotografare la scultura (Wie man Skulpturen aufnehmen soll), le letture che Jodice compie sull'opera di Canova sono libere. Sono le visioni di un artista che non intende recuperare il punto di vista privilegiato dello scultore veneto, ma che invece, passo dopo passo, preferisce accompagnare l'osservatore dentro l'opera, accantonando così ricerca filologica e formalismo. Il lavoro di Jodice consegna in questo modo, come evidenziato da Maria Antonella Fusco nel catalogo della mostra bassanese, “passaggi sensoriali, esecutivi, espressivi(3). Ogni immagine catturata si presenta come unica e così anche ciò che sembra un dettaglio accoglie nel suo gioco plastico un'espressione inedita della scultura di Canova.

3%20VenereTeatralità nel gesto, intensità negli affetti, pathos quasi barocco: la lettura di Jodice usa la luce per sottolineare i valori tattili, suggerendo all'osservatore di amplificare la propria visione e comprensione degli originali canoviani.
Alessandra Benacchio, 25/09/2013

Note:
1. Maria Antonella Fusco (a cura di), “Una inquietudine espressa con una visione senza tempo”, in Jodice Canova, Marsilio editori, Venezia, p.8.
2. Dichiarazione di Mimmo Jodice in Muri di carta. Fotografia e paesaggio dopo le avanguardie, a cura di A.C. Quintavalle, Electa, Milano 1993, p. 161, citato da Maria Antonella Fusco in Jodice Canova, Marsilio editori, Venezia, p.7.
3. Maria Antonella Fusco (a cura di), “Una inquietudine espressa con una visione senza tempo”, in Jodice Canova, Marsilio editori, Venezia, p.10.



JODICE CANOVA

Bassano del Grappa, Museo civico
14 settembre / 19 gennaio 2014
Piazzetta Ragazzi del ’99 n°3,
Bassano del Grappa (VI)
da martedì a sabato 9:00 – 19:00
domenica e festivi 10:30-13:30 15:00-18:00
Biglietti interi € 5,00 – ridotti € 3,50
Ingresso gratuito sabato 28 e domenica 29 settembre per le Giornate Europee del Patrimonio e sabato 5 ottobre in occasione della 9a Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI (Associazione dei musei d’arte contemporanea italiani)
info: 0424 519901
info@museibassano.it


Didascalie immagini:
1. MIMMO JODICE
, Danzatrice con le mani sui fianchi, ©2013 by Mimmo Jodice
2. MIMMO JODICE, Le Grazie, ©2013 by Mimmo Jodice
3. MIMMO JODICE, Venere, ©2013 by Mimmo Jodice