image008La forma della seduzione. Il corpo femminile nell'arte del ‘900 è una sorta di mostra-dossier di ampie proporzioni, che raccoglie 130 opere (tutte provenienti dalle collezioni della Galleria Nazionale di Arte Moderna) intorno al tema espresso dal titolo, tanto ampio quanto universale. La mostra viene così a comporre una panoramica piuttosto esauriente delle infinite modalità con cui l’arte del secolo scorso ha interpretato e dato forma all’irresistibile fascinazione esercitata dal corpo femminile.


La prima delle cinque sezioni lungo le quali è articolato il percorso espositivo, "Le belle apparenze", presenta opere in cui il nudo femminile, pur se proposto ancora nelle linee derivate dalla rappresentazione classica, si avvia ad essere declinato nel linguaggio figurativo delle avanguardie storiche, in cui viene perseguito il superamento e la liberazione dai vincoli della tradizione figurativa e che approda ad esiti paradigmatici nei dipinti di Modigliani e nelle fotografie di Man Ray (fig. 1).

La seconda sezione, "Seduzione/sedizione", introduce alla progressiva destrutturazione della figura e al rifiuto del paradigma naturalistico in favore di un approccio illimitatamente sperimentale che si compie nel corso del Novecento. Nelle opere di Gino Severini, Giuseppe Capogrossi, Carlo Carrà, Renato Guttuso (fig. 2), Joan Mirò si determina, così, una completa riformulazione del genere del nudo femminile. Gli autori di area surrealista offrono un'immagine deformata della sessualità femminile, intaccando la realtà attraverso la potente interferenza dell'inconscio.

renato Guttuso_Ragazze di PalermoLa terza sezione, “L’oggetto del desiderio", parte dalla rappresentazione di parti anatomiche femminili, spesso decontestualizzate, per giungere a oggetti comuni investiti di implicazioni erotiche: dalla donna-scarpa di Salvador Dalì all'Objet mobile di Max Ernst.

La quarta sezione, "La bella e la bestia", allude all'incontro dell'elemento umano con quello animale o comunque non umano. Da sempre in grado di produrre attrazione, repulsione o spavento, tale commistione ha offerto il destro a traduzioni figurative ben diverse tra loro, fra il surrealismo di Breton e Masson e il simbolismo di Picasso.

Il titolo dell’ultima sezione, "La bella addormentata", allude infine all'attrazione esercitata dal corpo femminile abbandonato nel sonno, fra vulnerabilità e passività. Il tema, da sempre rappresentato dalle arti visive, in molte delle opere in mostra approda a un effetto straniante, come ad esempio nelle figure mitologiche dormienti di Giorgio De Chirico (fig. 3).
06/07/21014

De Chirico_Diana addormentataLa forma della seduzione. Il corpo femminile nell'arte del '900
a cura di Barbara Tomassi

GNAM - GALLERIA NAZIONALE D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
Viale Delle Belle Arti 131, ROMA
FINO AL 5 OTTOBRE 2014

Orario: da martedì a domenica ore 10.30 - 19.30
Ingresso: intero, 12 euro – ridotto, 9.50 euro


http://www.gnam.beniculturali.it/