L_ M_ Van Loo, ritratto di Maria Luisa Gabriella di Savoia, 1733Al Museo Accorsi - Ometto di Torino, una piccola mostra raffinata permette di ammirare uno accanto all’altro i tre ritratti delle principessine di casa Savoia realizzati nel 1733 dall’eccellente ritrattista francese Louis Michel van Loo. L’esposizione trae origine dal recente acquisto da parte della Fondazione Accorsi - Ometto del dipinto che raffigura Maria Luisa Gabriella, figlia di Carlo Emanuele III di Savoia e di Polissena d’Assia, nata a Torino nel 1729.


Inizialmente destinata a sposare il delfino di Francia Luigi, figlio di Luigi XV, saltate le trattative matrimoniali la principessa entrò nel convento di Sant’Andrea di Chieri, dove morì nel 1767.
Stando alla contabilità sabauda, Maria Luisa Gabriella, assieme alle sue sorelle, Maria Felicita Vittoria ed Eleonora Maria Teresa, furono ritratte nel 1733 dal non ancora celebre Louis Michel van Loo. Proveniente dalle collezioni del duca d’Aosta Amedeo di Savoia, l’opera da poco entrata nelle collezioni del Museo torinese si presenta di notevole qualità pittorica, caratterizzata da colori luminosi e da uno sfumato virtuosistico, e accompagnata dalla sua cornice originale.

Tra i più richiesti ritrattisti del XVIII secolo Louis Michel van Loo (Tolone, 1701 – Parigi, 1771) fu rampollo di una dinastia di pittori originaria dell’Olanda, attiva tra Sei e Settecento in varie corti europee. Figlio e allievo di Jean Baptiste - del quale si conservano in Piemonte opere a Torino (Palazzo Reale) e a Rivoli (Castello) - nel 1728, appena ventunenne, Louis Michel lasciò Parigi per Roma. Ospite dell’Accademia di Francia, il giovane pittore studiò la pittura rinascimentale e la scultura antica, dando prova delle sue potenzialità in una serie di ritratti raffiguranti gli altri allievi dell’accademia francese.
Nel 1733 giunse a Torino, fermandosi a lavorare per la corte dei Savoia. Qui Louis Michel ricevette l’incarico di ritrarre i quattro figli piccoli di Carlo Emanuele III di Savoia: Vittorio Amedeo, Maria Luisa Gabriella, Maria Felicita Vittoria ed Eleonora Maria Teresa. Il pittore realizzò i quadri,  pagatigli il 4 gennaio 1734, poco prima di ritornare in Francia, dove sarebbe diventato il ritrattista ufficiale dei reali francesi e spagnoli.
Dei ritratti sabaudi si perse ben presto memoria, al punto che a lungo si è ritenuto che fossero andati perduti, fino a una recente asta in cui sono stati presentati tre dei quattro dipinti, uno dei quali è stato aggiudicato dalla Fondazione Accorsi-Ometto.

Si tratta di tre ritratti superbi, che rivelano appieno le capacità dell’artista nella levigata stesura degli incarnati, nella qualità della composizione e nella resa virtuosistica dei tessuti. Van Loo attinse qui ai grandi modelli della recente ritrattistica francese, soprattutto Hyacinthe Rigaud e Nicolas Largilliere. Pur indulgendo in una rappresentazione ufficiale delle fanciulle, il pitture le raffigurò adottando un registro espressivo quasi intimista, cogliendole ciascuna in un’azione diversa.

Questi dipinti ebbero un peso notevole nella codificazione delle immagini infantili all’interno della corte sabauda e garantirono all’artista un rapporto privilegiato con i Savoia, testimoniato dal ritratto che il pittore fece a Madrid nel 1750 della principessa Maria Antonia Ferdinanda di Borbone, andata in sposa quello stesso anno a Vittorio Amedeo III principe di Piemonte.
27/12/2014

LOUIS MICHEL VAN LOO. Le tre principessine di Casa Savoia
Fino a domenico 11 gennaio 2015
Museo Accorsi – Ometto, Torino
Via Po, 55

ORARI:
da martedì a venerdì 10.00-13.00; 14.00-18.00
Sabato e domenica 10.00-13.00; 14.00-19.00

Informazioni:
011 837 688 int. 3
info@fondazioneaccorsi-ometto.it
www.fondazioneaccorsi-ometto.it