
Lungo le vie di Savignano le tre giornate del Festival esploreranno le connessioni e le differenze tra spazi mentali e spazi fisici, tra spazi creativi e spazi sociali, tra spazio naturale e spazio urbano, tra spazio transitorio e spazio permanente, generando a loro volta uno speciale spazio condiviso di riflessione e partecipazione.
Il festival prevede incontri con alcuni tra i protagonisti della fotografia contemporanea internazionale (
Max Pam, Roman Bezjak, Machiel Botman e Joachim Schmid), l’omaggio a un maestro dell’arte fotografica come
Elio Luxardo e una
mostra collettiva internazionale che, volgendo l’attenzione non solo alle differenti realtà europee ma anche agli ambiti geograficamente e culturalmente più lontani, darà modo ai visitatori di confrontare personalità emergenti e d’incrociare i loro diversi sguardi sulla realtà.
In questo
contesto “globale” si colloca il lavoro dell’australiano
Max Pam, presentato a Savignano in anteprima nazionale. Pam, i cui esordi risalgono al 1970, ha raggiunto il successo internazionale grazie al suo libro “
Going East: vent’anni di fotografie in Asia” pubblicato dalle edizioni Marval nel 1992 e vincitore del “Prix du livre” in Francia.
Insaziabile esploratore di mezzi e tecnologie,
Pam propone ora, con "
Supertourist", il risultato dei viaggi da lui compiuti negli ultimi dieci anni, che hanno toccato i quattro angoli del pianeta (fig. 1).

Anche
Roman Bezjak, sloveno classe 1962, presenterà al SIFest, per la prima volta in Italia, gli scatti raccolti nel suo libro “
Socialist Modernism – Archeology of on Era”: cinque anni di viaggi in alcuni Paesi dell’Est (tra i quali Polonia, Lituania, Serbia, Ungheria, Ucraina e Georgia) fotografando
edifici del periodo comunista, da cui emerge un paesaggio di architetture in cemento armato che paiono tratte da film di fantascienza. Costruzioni gigantesche ma anche prefabbricati in calcestruzzo e pallide facciate di sale polivalenti e centri commerciali, “
il cui cemento è elemento per raccontare storie desolanti di povertà e di conformismo” (fig. 2).
Il fotografo olandese
Machiel Botman sarà presente al SI Fest con “
Lo Spazio Che Sento / The Space I Feel”, un racconto per immagini imperniato sulle esperienze vissute dall’autore. Botman ricompone gli eventi e le memorie della sua esistenza, fissando istanti del vivere quotidiano più ordinario e più intimo attraverso le immagini fotografiche, ma anche video, scritti e appunti (fig. 3).

Con “
Archiv”
Joachim Schmid, di fronte al proliferare delle immagini nella società odierna, propone il suo personale percorso per una
ricostruzione, riassemblaggio e riuso di immagini scattate da altri, raccolte dal 1989 al 1999 e classificate per tipologie. Abbandonata l’attività di fotografo, in contrapposizione a una “civiltà dell’immagine” sempre più frenetica, Schmid si pone come un
anomalo collezionista, entusiasta del riciclaggio, in un’assai originale fusione concettuale del
ready made duchampiano e della “morte dell’autore” prospettata in un celebre saggio da
Roland Barthes (fig. 4).
Tra gli altri eventi che animeranno il Festival, si segnalano una nuova edizione di “
Global Photography” che propone un
focus sulla giovane fotografia europea contemporanea, inaugurando un programma pluriennale consacrato ai cinque continenti, con le immagini di
Daniel Augshoell (IT),
Laura Pannak (UK),
Sandra Vitaljic (HR),
Jeoffroy Pleignet (FR),
Regine Petersen (DE),
Lotte Sprengers (NL),
Michal Lukzak (PL),
Anne Golaz (CH); e la mostra-spettacolo di
Jacopo Benassi “
Btomiczine n°01”, che propone una ricostruzione dell’atmosfera del Circolo ARCI BTOMIC di La Spezia e dell’attività editoriale ANTIBTOMIC-SELF/PUBLIHING.

Una particolare attenzione sarà rivolta al tema degli
archivi fotografici, al centro delle attenzioni e del progetto di
Savignano Immagini e dell’
ICS-Istituzione Cultura Savignano, diretto da Paola Sobrero, che hanno dato vita, in questi anni, a un immenso fondo di immagini. Di formazione degli archivi fotografici si discuterà, quindi, nel convegno organizzato in collaborazione con l’IBC dell’Emilia Romagna, e all’universo del collezionismo può essere idealmente ricondotto “
SENSO. Fotografie di Elio Luxardo 1932-1944”, l’omaggio del SI Fest all’arte del grande fotografo milanese, a cui News-art dedica uno specifico pezzo di presentazione.
Da segnalare, infine, la mostra “
L’archivio nel libro”: sessanta volumi che riconfigurano immagini e documenti provenienti da archivi istituzionali e privati, album di famiglia e web, attribuendo a tali materiali significati nuovi e inattesi, come quelli rivelati da
Franco Vaccari nei due video che esplorano l’universo personale e biografico dell’artista modenese.
(03/09/2013)
SI Fest - SAVIGNANO IMMAGINI FESTIVAL
Savignano sul Rubicone, dal 13 al 15 settembre 2013.
A cura di Massimo Sordi e Stefania Rössl
Orari:
venerdì 13 settembre: 20,00 – 24,00
sabato 14 settembre: 9.00 – 01.00
domenica 15 settembre: 9.00 – 20.00
sabato 21 settembre: 15.00 – 19.00
domenica 22 settembre: 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00
sabato 28 settembre: 15.00 – 19.00
domenica 29 settembre: 10.00 – 13.00 e 15.00 – 19.00
http://sifest.net
+39 0541. 941895
Didascalie immagini:
1. Max Pam, "Supertourist" © Max Pam
2. Roman Bezjak, Minsk, 2008, "Sozialistische Moderne – Archäologieeiner Zeit (Socialist Modernism – Archeology of an Era)" © Roman Bezjak
3. Machiel Botman, Horse & Church, 2008, "Lo Spazio Che Sento / The Space I Feel" © Machiel Botman
4. Joachim Schmid, "Archiv (Archive)", Bilder von der strasse – proiezione (Pictures from the street – video) © Joachim Schmid