1_ Angelo Micheli capretta pensierosaTorna anche nel 2014 Carrara Marble Weeks, grande rassegna dedicata ad architettura, design e arte, ideata e curata dagli architetti Paolo Armenise (mancato tragicamente poche settimane or sono) e Silvia Nerbi, che approda quest’anno alla sua IV edizione.


Questo il programma della manifestazione, condita peraltro di molti ulteriori eventi estemporanei. Cominciamo dalla mostra di Angelo Micheli (Crotta D'Adda Cremona, 1959) ospitata dalla Chiesa delle Lacrime. Il titolo "11 11 11" fa riferimento alle 33 piccole sculture che la compongono (31 in legno e 2 in marmo di Carrara): undici cipressi, undici capre, undici parti di corpo, soggetti che, pur distanti tra loro, sono accomunati dal filo rosso di un carattere intimo e domestico (fig. 1).
Angelo Micheli ha fatto parte del gruppo I Nuovi 12 Memphis ed è stato fra i fondatori del gruppo Solid. Dal 1988 al 1998 è stato partner dello Studio De Lucchi. Dal 2007 si è avvicinato alla scultura del marmo. Insegna allo IUAV, Istituto Universitario di Architettura di Venezia, e allo IUAV di San Marino.

Lo Spazio Palazzo Corsi e l’attiguo  Garage Corsi ospitano “40X40”, mostra di Paolo Ulian con Moreno Ratti, e Osmosi di Eliana M. Lorena.
40x40 nasce come proposta di riuso della marmetta 40x40, le tipiche mattonelle che si trovano nei laboratori artigiani. Paolo Ulian, designer da sempre impegnato in una progettualità basata sul rispetto della materia, e il giovane designer Moreno Ratti, presentano sei oggetti realizzati, grazie all’impiego di speciali tecniche di lavorazione, senza produrre scarti di materiale (fig. 2).
Paolo Ulian é stato assistente dal 1990 al 1992 nello studio di Enzo Mari. Successivamente si è dedicato alla sperimentazione partecipando a numerose mostre collettive in Italia e all’estero. Nel 2000 ha esposto al Salone Satellite vincendo il primo premio del Design Report Award. Nel 2011 ha vinto il 1° Social design Prize promosso dall’ADI e nel 2013 è stato invitato a partecipare alla VI edizione del Triennale Design Museum.
Moreno Ratti è nato Carrara nel 1982. Nel 2008 ha vinto il Concorso Internazionale per Idee d'Architettura “Tra architettura e città”. Dal  2013 si dedica  al design specializzandosi nell'ambito del marmo, passione che lo ha portato a incontrare Paolo Ulian col quale collabora attualmente.
 
2_ dalla marmetta alla lampada Paolo Ulian e Moreno Ratti 40x40

In Osmosi, Eliana M. Lorena (Novara, 1957), affermata designer italiana, rielabora alcuni elementi costanti del suo lavoro: la permeabilità tra culture e discipline diverse, e la presenza ricorrente del quadrato. In occasione di Carrara Marble Weeks 2014, Eliana Lorena mette in mostra 40 anni di idee e progetti, punteggiati da collaborazioni illustri. Su un tavolo lungo 8 metri sfilano gli oggetti di una vita, ma l’artista rinuncia ad ordinarli secondo i canonici criteri cronologico-tematici, privilegiando piuttosto una trama sottile di suggestioni narrative.

Una serie di installazioni dislocate lungo la città riassumono lo spirito della kermesse cararrese, imperniato sulla contaminazione di architettura arte e design. Fino al 7 settembre le opere creano così nelle piazze e nelle vie del centro ambienti inaspettati e visioni suggestive.

3_ Andrea SantarlasciNell’ex-Paretra di Via Beccherie sarà allestita Metaphors, installazione di Paolo Armenise e Silvia Nerbi. Attraverso la ricostruzione di ambienti diversi, ma analoghi per funzione, trovano espressione concetti di “benessere” legati a culture e situazioni radicalmente distanti tra loro.
A Piazza delle Erbe Marmi Carrara presenta Banchpad: una scrivania con seduta ricavata da un unico massello di marmo, caratterizzata da una continuità di lavorazione che richiama l’estetica dei mobili in tubolare metallico Bauhaus. Banchpad è realizzato in marmo venato con finitura lucida, ricavato da un unico pezzo, misura 170x130x185 cm e pesa 1600 chili. In Piazza Duomo, Franchi Umberto Marmi espone Frammenti installazione progettata da Michele Cazzani e Giuseppe Venuta. I progettisti hanno lavorato sulla figura del cerchio, primordiale tema simbolico e costante riferimento per gli interventi della land art.
In Piazza Mazzini l’installazione di Graziani Marmi Giardino in pietra, che fonde simbioticamente marmo e alberi in un atmosfera eterea, dove il tempo viene scandito dalla maestosità delle forme. In Piazza Alberica, sarà collocata una scultura di Sylvestre Gauvrit dal titolo Simpaty for the devil, una produzione congiunta delle aziende Adolfo Corsi e Il Fiorino. Gauvrit è un artista francese che lavora e vive a Pietrasanta: nella sua ricerca predilige le linee fluide e il dinamismo delle superfici per ottenere forme “leggere come il fumo di una sigaretta”. L’opera, in marmo bianco Campanili con base in Bardiglio Calaggio, misura 140 x 140 x h 290 cm.
In Piazza Cesare Battisti, Marmi Canaloni presenta l’opera di Daniel Bragoni Bragonium, grande scultura a forma di onda di cm. 240X142X95 realizzata in Marmo bianco dei Canaloni. In Piazza Gramsci è presentata l’opera Rejii, ideata dall’artista Corinna Natalia Balloni, di proprietà dell’azienda SA.GE.VAN. MARMI. Realizzata in marmo Statuario e Statuarietto, rappresenta due grandi conigli, rispettivamente di cm. 253x110x170 e di cm. 100x60x60. Nel Giardino di Piazza d’Armi, Giovanni Maria Manganelli presenta Africa, installazione prodotta e presentata congiuntamente dalle aziende Marbo s.r.l. e Santucci Group.
All’Info-point di Via Loris Giorgi si potrà ammirare il progetto espositivo di MGI  Marmi e Graniti d’Italia Sicilmarmi CALDIA CUBE. In mostra 6 opere di tre designer, Francesco Lucchese, Karim Rashid e Leonard Theosabrata, 3 architetti, Davide Macullo, Alessia Garibaldi e Giorgio Piliego, e 1 artista, Kurt Hoffstetter. Tutti sono stati invitati a reinterpretare liberamente il tema di un cubo di marmo Caldia di 30 cm di lato.

L’Aula Magna del Liceo Artistico Gentileschi accoglie un’installazione di Andrea Santarlasci, classe 1964, voce originale nella generazione di artisti emersi negli anni Novanta. Con Sul limite di un’altra soglia, a cura di Marco Senaldi, l’artista si confronta con lo spazio ottagono e bianco dell’Aula Magna. L’installazione è un sottile intervento luminoso, che  mira a differenziare e segnalare le stanze adiacenti alla sala ottagonale, sottolineandone soglie, aperture e passaggi (fig. 3).
Infine, l'architetto e designer Emiliana Martinelli, presenza fissa delle Marble Weeks dalla prima edizione, presenta quest’anno in Piazza Alberica l'installazione Light Wheel, una grande ruota luminosa di 3 metri e mezzo di diametro formata da lampade Pistillo illuminate con Led RGB. La designer dedica il suo lavoro alla memoria di Paolo Armenise.
 
4_ Massimo Siragusa, 2014Carrara©Massimo Siragusa rid

Per il secondo anno Carrara Marble Weeks ospita al suo interno una sezione dedicata all’Arte, ricca di mostre e dibattiti, curata e coordinata da Luciano Massari. L'evento espositivo di punta di questa edizione è quello dedicato ai 450 anni della morte di Michelangelo ospitato al CAP - Centro Internazionale per le Arti Plastiche. All’interno di un unico progetto, dal titolo “A sculpir qui cose divine”, confluiscono tre mostre che hanno come filo conduttore l’opera di Michelangelo e la sua presenza a Carrara.
L’esposizione dedicata a Michelangelo, curata da Giovanna Uzzani, mette a confronto i modelli in gesso della Pietà di San Pietro e della Pietà Rondanini, con un excursus di opere grafiche legate agli studi preparatori del sommo artista. Le due sculture costituiscono, sia cronologicamente sia concettualmente, l’alfa e l’omega della parabola creativa michelangiolesca, dal raffinato classicismo della Pietà Vaticana all’astrazione della Pietà Rondanini.
5_ Loris CecchiniMarble weeks 2014, mette a confronto quegli insuperabili modelli con la ricerca di  artisti contemporanei, che ad essi vengono invitati a riferirsi. Nel solco di questo ideale “paragone” fra classico e moderno si collocano le altre due mostre ospitate al CAP: Lo spazio del marmo. Viaggio nei luoghi di Michelangelo, a cura di Renata Ferri, dedicata agli scatti del fotografo Massimo Siragusa (fig. 4); e Bushwalking, in cui Loris Cecchini, tra i più apprezzati interpreti della nuova scena artistica italiana, propone una serie di opere caratterizzate dalla dialettica tra natura e artificio in cui l’artista si confronta per la prima volta con il marmo (fig. 5). Di Loris Cecchini ricordiamo la partecipazione nel 2001 alle Biennali di Venezia e di Valenza, le esposizioni al Palais de Tokyo, nel 2004, e al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci nel 2009. Nel 2014 ha vinto il Premio Arnaldo Pomodoro per la scultura. Alla Fondazione Pomodoro si è svolta fino al 27 giugno la sua personale dal titolo Modulo e modello.

02 Fabio Mauri Piccolo cinema -Out of the darkPalazzo Binelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, accoglierà la mostra dedicata a Fabio Mauri, Piccolo cinema, curata da Marco Pierini in collaborazione con Studio Fabio Mauri di Roma, omaggio a un protagonista dell’avanguardia artistica italiana del secondo Novecento (Roma, 1926 - 2009).
L'esposizione si compone di due installazioni e prende il titolo da una di esse - realizzata nel 2007, solo due anni prima della morte di Mauri - nella quale in una saletta cinematografica arredata con quattro tipiche sedute in legno, e altrettante fissate capovolte al soffitto, viene proiettato a ciclo continuo Gertrud, a sua volta estremo capolavoro (1964) del grande regista danese Carl Theodor Dreyer (fig. 6).
Oltre a Piccolo cinema sarà presentata la videoinstallazione Chernobyl (1990) e un contributo filmato di carattere documentario narrato dalla voce dello stesso Fabio Mauri.

Infine, l’Accademia di Belle Arti organizza L’Accademia di belle arti di Carrara e il suo patrimonio (fig. 7), a cura di Anna Vittoria Laghi e Lucilla Meloni (sezioni sul Patrimonio Artistico e Architettonico), Ines Berti, Giovanna Bombarda, Giuseppe Cannilla, Marco Ciampolini e Linda Pisani (sezione su Patrimonio Documentario).

6_ Mostra Accademia FOTO1pugili b-nL’antica istituzione mette in mostra sé stessa attraverso un nuovo allestimento del suo patrimonio: opere in marmo, opere in gesso e dipinti, disposti nello scalone d’onore, nelle sale, nel chiostro, nell’ex Teatro anatomico e nei corridoi, vengono così restituiti alla visione pubblica secondo un criterio filologico. La mostra, che ripercorre una storia che dal 1765 conduce fino agli anni Quaranta del Novecento, comprende anche una sezione dedicata al patrimonio  librario e archivistico.
29/06/2014





Carrara Marble Weeks 2014

A cura di Paolo Armenise, Silvia Nerbi e Luciano Massari (sezione artistica)
dal 27 giugno al 3 agosto 2014
Le mostre di Loris Cecchini, Massimo Siragusa, A sculpir qui cose divine, L’Accademia di belle arti di Carrara e il suo patrimonio proseguono fino al 7 settembre 2014
www.marbleweeks.it