Ancora un clamoroso furto in un museo italiano, e il bottinio stavolta è senza precedenti. Intorno alle 20 di giovedì sera tre persone armate e

mascherate, completamente vestite di nero a quanto pare, sono penetrate nello storico museo veronese, hanno immobilizzato la cassiera e, sotto la minaccia delle armi, hanno costretto il guardiano ad accompagnarli nelle sale dove dovevano prelevare le opere d'arte; ne sono state sottratte 17, tra queste alcuni capolavori assoluti; ma ecco l'elenco completo come compare nel comunicato stampa del sindaco di Verona Flavio Tosi:
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Antonio Pisano detto Pisanello,
Madonna col bambino, detta
Madonna della quaglia, tempera su tavola, cm 54x32, inv. 164-1B0090
Jacopo Bellini, San Girolamo penitente, tempera su tavola, cm 95x65, inv. 876-1B0306
Andrea Mantegna,
Sacra Famiglia con una santa, tempera su tela, cm 76x55,5, inv. 855-1B0087
Giovanni Francesco Caroto,
Ritratto di giovane con disegno infantile, olio su tavola, cm 37x29, inv. 5519-1B0130
Giovanni Francesco Caroto,
Ritratto di giovane monaco benedettino, olio su tela, cm 43x33, inv. 1407-1B0142
Jacopo Tintoretto,
Madonna allattante, olio su tela, cm 89x76, inv. 1285-1B1623
Jacopo Tintoretto,
Trasporto dell’arca dell’alleanza, olio su tavola, cm 28x80, inv. 263-1B0227
J
acopo Tintoretto, Banchetto di Baltasar, olio su tavola, cm 26,5x79, inv. 264-1B0229
Jacopo Tintoretto,
Sansone,olio su tavola, cm 26,5x79, inv. 265-1B0228
Jacopo Tintoretto,
Giudizio di Salomone, olio su tavola, cm 26,5x79,5, inv. 266-1B0230
Cerchia di Jacopo Tintoretto, R
itratto maschile, olio su tela, cm 54x44, inv. 44381-1B4013
Domenico Tintoretto, Ritratto di Marco Pasqualigo, olio su tela, cm 48x40, inv. 6707-1B0158
Bottega di Domenico Tintoretto,
Ritratto di ammiraglio veneziano, olio su tela, cm 110x89, inv. 1602-1B0710
Peter Paul Rubens,
Dama delle licnidi, olio su tela, cm 76x60, inv. 1779-1B0166
Hans de Jode,
Paesaggio, olio su tela, cm 70x99, inv. 6275-1B0685
Hans de Jode,
Porto di mare, olio su tela, cm 70x99, inv. 6273-1B0680
Giovanni Benini,
Ritratto di Girolamo Pompei, olio su tela, cm 85x63, inv. 45793-1B4017
Secondo
Vittorio Sgarbi non si tratterebbe di un 'normale' furto; le ipotesi possono essere due: "
Escludendo il normale trafugamento di opere d'arte assolutamente invendibili, siamo di fronte o a un furto finalizzato alla richiesta di un riscatto (e questo potrebbe spiegare la modesta valutazione che la direttrice del museo Paola Marini ha fatto -15 milioni di euro la sua stima- per calmierare eventuali richieste) o di un vero e proprio attentato dimostrativo del potere terroristico, allo scopo di mortificare l'Occidente privandolo di opere fondamentali, di cui potrebbe essere minacciata la distruzione, cancellando le testimonianze di una civiltà che ha prodotto capolavori assoluti. Mi pare l'unica spiegazione plausibile. Gravi comunque la responsabilità amministrativa per la carenza dei sistemi di sicurezza, specie in momenti come quelli che stiamo passando"
Il Comunicato del Sindaco di Verona:
Il Museo di Castelvecchio è tra i tre siti (gli altri due sono Palazzo Barbieri, sede del Comune e il Comando Polizia Municipale) ritenuti strategici e sensibili dall'Amministrazione Comunale, vigilati 24 ore su 24 e presidiati in modo importante. La vigilanza del Museo di Castelvecchio, diversamente dagli altri 2 edifici vigilati dalla Polizia Municipale, è affidata a una guardia giurata armata. L'importanza delle opere esposte nel Museo e del vicino Arco dei Gavi ha imposto già dal 2005 una implementazione del sistema di videosorveglianza, dotato di 48 telecamere all'ingresso, nelle sale espositive e lungo i camminamenti. Il sistema consente di registrare e conservare le immagini fino a 5 giorni ed è collegato con una sala di controllo all'interno di Castelvecchio – a cui sono collegati tutti i sistemi di allarme volumetrici delle sale espositive – dove dalle 19 della sera alle 9 del mattino successivo di ogni giornata è presente una guardia giurata armata privata. Il Museo inoltre è dotato di procedure molto dettagliate sulla sicurezza interna, specie al momento della chiusura e apertura, quando avviene il cambio tra il personale comunale di vigilanza e l'istituto di vigilanza privata che presidia nelle ore serali e notturne il sito. Le procedure sono provate ed attualizzate. I sistemi antifurto, al momento della rapina, non erano perciò ancora stati attivati, così come i sensori volumetrici, collegati con la centrale operativa dell'istituto vigilanza privata. L'ingresso dei rapinatori è avvenuto a Museo ancora aperto, proprio al momento del cambio tra personale museale e vigilanza privata. L'area esterna del Museo di Castelvecchio inoltre è vigilata da altre telecamere di videosorveglianza cittadine, collegate con la Centrale Operativa della Questura e della Polizia Municipale, che riprendono l'area esterna e i principali incroci cittadini: le immagini sono già state messe a disposizione degli organi di polizia investigativi.