
Protagonista assieme a
Schifano, Festa, Fioroni, Angeli, Pascali, Lo Savio, Lombardo, della cosiddetta
Scuola di Piazza del Popolo, che animò la scena artistica romana nel corso degli anni Sessanta, sin da principio la ricerca di
Renato Mambor (Roma, 1936) si pose al confine tra varie forme espressive, intenzionata a
scardinare i codici prestabiliti dei linguaggi artistici. Sperimentatore e contaminatore inesausto dei più diversi mezzi comunicativi, Mambor abbandonò presto l’oggetto pittorico vero e proprio mettendo in moto nei suoi lavori un sorprendente circuito metalinguistico che coinvolgeva originalmente parole, immagini, azioni, persone, oggetti.
Imperniata sull’attività dell’artista nel
ventennio 1969-1989, la mostra del MACRO focalizza, attraverso
oltre 30 opere dedicate al teatro, il tema dello
sconfinamento tra arte e vita, così tipico e cruciale nella ricerca di Mambor.
Il percorso espositivo parte dalle
Azioni fotografate (1966-1970), stilizzata e ironica messa in immagine di semplici atti e gesti quotidiani, e si incardina su
Trousse (1975), scultura-installazione composta di un parallelepipedo metallico, che rappresenta la scaturigine del’esperienza del teatro di Mambor e del cui significato dà così conto lo stesso artista in termini non privi di enigmaticità:
“
Il nome trousse l’ho preso dall’astuccio degli strumenti, proprio per indicare la caratteristica di quest’indagine all’interno di un individuo... Trousse è uno spazio fisico diventato mentale, con soglie fluide per il passaggio dall’interno dell’individuo all’esterno del palcoscenico e viceversa”.
Accompagna la mostra un catalogo della collana MACRO-Quodlibet.
(Lu.Bo., 02/01/2014)
BIOGRAFIA
Renato Mambor nasce a Roma nel 1936. Inizia la sua carriera nel cinema come sceneggiatore, cartellonista e attore. Verso la fine degli anni Cinquanta comincia a dedicarsi alla pittura e tiene la sua prima esposizione nel 1959 a Roma, alla Galleria Appia Antica. Nel 1965 espone alla Galleria La Tartaruga di Plinio De Martiis. Tra il 1966 e il 1970 realizza le
Azioni fotografate. Nel 1970 partecipa a
Vitalità del negativo (Palazzo delle Esposizioni, a cura di Achille Bonito Oliva), esponendo
La difesa (1970), sagome rosse di calcio balilla. In questi anni si avvicina al teatro formando il gruppo “
Trousse” con
Carlo Montesi, Lillo Monachesi e Claudio Privitera affiancato da
Patrizia Speciale. Nel 1993 Palazzo delle Esposizioni gli dedica una personale. Negli anni Novanta realizza grandi installazioni, come quella per la mostra
Fermata d’Autobus nello Spazio Flaminio di Roma (1995). Nel 1999 gli viene dedicata una grande retrospettiva dall’Istituto Nazionale per la Grafica a Roma. Negli ultimi anni ha tenuto numerose mostre personali in Italia e all’estero: ricordiamo tra queste, quelle nel 2007 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e nel 2012 all’Hambuger Bahnof di Berlino.
DIDASCALIE IMMAGINI:
1. Renato Mambor, Nel cerchio, 1969
Azione fotografata © Renato Mambor
2. Renato Mambor, Saltare a corda, 1969
Azione fotografata © Renato Mambor
3. Renato Mambor, America America, 1976
Proposta per Esempi di arredamento. Foto Giampaolo Gabrielli
4. Renato Mambor, Osservando lo studio, 1983
Foto Giampaolo Gabrielli
5. Renato Mambor, Il lupo della steppa, 1984
Courtesy l’artista. Foto Giampaolo Gabrielli
RENATO MAMBOR. Atto Unico
a cura di Benedetta Carpi De Resmini
20 dicembre 2013 – 9 marzo 2014
MACRO, Project Room 1
via Nizza 138, Roma
Orario: da martedì a domenica, ore 11.00-19.00 / sabato: ore 11.00-22.00
Tariffa intera: non residenti 12,50 €, residenti 11,50 €.
Tariffa ridotta: non residenti 10,50 €, residenti 9,50 €.
INFO: +39 06 67 10 70 400
www.museomacro.org